Piano Regolatore Portuale – La presa in giro per i consiglieri comunali…

Se non stessimo parlando di un argomento estremamente serio e complesso ci sarebbe davvero da ridere. Sono mesi che più di qualche consigliere comunale chiede a gran voce di discutere sul nuovo Piano regolatore portuale. Il tutto, con il chiaro intento di difendere gli interessi della città, anche rispetto ai tecnicismi che può imporre l’Ente portuale per tutelare lo sviluppo del porto. Chi rappresenta la città, infatti, pensa ad una visione complessiva del territorio e quindi chiede a giusta ragione di esaminare le interazioni tra gli strumenti urbanistici comunali e quelli dell’Autorità di Sistema Portuale.

Purtroppo, però, gli appelli sono stati tutti disattesi e quindi domattina, alle ore 11.00, il Comitato di gestione dell’ente portuale (a quanto pare sarebbero stati invitati anche Sindaco e Presidente del Consorzio Asi, pur non facendo parte del Comitato) si riunirà proprio per approvare il Piano Regolatore Portuale. Dopo di che, alle ore 13.00, il Commissario Vincenzo Leone terrà una conferenza stampa per illustrare i contenuti di un documento che disciplinerà l’utilizzo degli ambiti portuali per i prossimi 35-40 anni.

Insomma, tutto già preparato ed il Comitato di gestione sarà una pura formalità. Ma il colpo di scena è arrivato stamattina. Forse ci si è resi conto che non aver coinvolto il consiglio comunale è stato un errore gravissimo e quindi il Presidente del Consiglio Comunale ha convocato per le 8.30 di domattina le commissioni che hanno attinenza con l’argomento del Piano regolatore portuale. In pratica, dalle 8.30 e fino alle 11 i consiglieri comunali dovrebbero valutare i contenuti del Piano, proporre eventuali modifiche e poi illustrarle al rappresentante del Comune nel Comitato di gestione perché le proponga nel corso della riunione e provi a convincere qualcuno sulla bontà delle soluzioni proposte.

Se questa non è una barzelletta poco ci manca. Forse provare a cominciare a rispettare il ruolo di un consigliere comunale potrebbe essere un buon punto di partenza, così come l’ente portuale dovrebbe cominciare a rispettare le competenze di un ente-Comune che questo territorio dovrebbe rappresentarlo, anche in riferimento al suo porto.

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