PNRR A RISCHIO – I COSTRUTTORI LANCIANO L’ALLARME. SENZA RIEQUILIBRIO CONTRATTUALE SALTA IL SISTEMA-PAESE. APPELLO AL PRESIDENTE DRAGHI
Gli imprenditori del comparto delle opere stradali, civili ed industriali si riuniranno a Roma lunedì 4 aprile, alle ore 10.30, presso l’Hotel Parco dei Principi.
Si tratta delle stesse imprese che l’allarme lo hanno lanciato da un anno e mezzo, ma tutti gli appelli rivolti al Governo sono rimasti inascoltati.
La conseguenza è che oggi il costo delle materie prime e dei manufatti è totalmente fuori controllo, a tal punto da mettere a rischio la realizzazione di migliaia di opere pubbliche e private.
Gli interventi normativi che sono stati introdotti sono tardivi ed assolutamente insufficienti e continuano a lasciare le responsabilità in capo alle stazioni appaltanti, ai RUP e ai direttori dei lavori. E’ questo il motivo per cui i contratti in corso di esecuzione non potranno essere portati a termine, mentre per i nuovi appalti esiste il rischio concreto che i cantieri non aprano i battenti. Il tutto, con i conseguenti contenziosi e con la mancata fruizione delle opere.
A fronte di uno scenario così tragico, migliaia di imprese di costruzioni (che pagano la Cassa Edile) hanno sospeso l’attività e sono sull’orlo del fallimento, con danni economici ed occupazionali drammatici.
E il problema, purtroppo, non andrà a ricadere solo su chi opera in questo settore, ma su tutto il paese.
E’ evidente, infatti, che questa crisi – abbondantemente e colpevolmente sottovalutata – rende sostanzialmente irrealizzabile, per carenza di imprese, il PNRR, cioè lo strumento attraverso cui l’Italia ha ottenuto 222 miliardi di euro finalizzati a rimettere in marcia il paese dopo la gravissima crisi pandemica.
Occorre, pertanto, un intervento immediato del Governo attraverso provvedimenti legislativi coraggiosi e lungimiranti, anche senza aumenti di spesa, che mettano le stazioni appaltanti nelle condizioni di superare l’impasse.
E’ giunto il momento, insomma, che il Presidente Draghi e i Ministri interessati riconoscano ai costruttori il ruolo che gli spetta: quello di “braccio operativo dello Stato”.