All’indomani dell’indiscusso successo conseguito dal centrodestra nelle elezioni politiche, e quindi alla vigilia di una
straordinariamente importante consultazione amministrativa che vedrà impegnate, tra le altre, le città di Brindisi e di
Francavilla Fontana, alcune riflessioni appaiono doverose.
La prima. Se vi è qualcuno che ancora si illude che le elezioni politiche possano determinare un “effetto trascinamento”
sulle elezioni amministrative, ebbene, questo qualcuno è sicuramente fuori strada.
Nelle elezioni politiche ad influenzare notevolmente il risultato elettorale è la vis attrattiva dei simboli; in quelle
amministrative la vis attrattiva degli uomini.
Ciò premesso, non avendo titolo per soffermarmi sulle vicende del capoluogo, qualcosa sulla mia città penso di
poterla…ancora…dire, ad incominciare dalla individuazione dell’avversario da battere che, ovviamente, non può che
essere l’Amministrazione Denuzzo.
Un’Amministrazione il cui cinismo, mascherato da un discutibilissimo formale perbenismo, si è rivelato nella sua
interezza allorquando, di fronte alle dimissioni di una persona sicuramente perbene, come Domenico Magliola, non le
ha, almeno per una volta sola, respinte, così come si usa agire in politica quando s’intende comunque manifestare
rispetto e considerazione nei confronti di chi per più di quattro anni aveva svolto la funzione assessorile con lealtà e
correttezza.
In qualsiasi caso, però, bisogna ammettere che si tratterà di un avversario temibile, non tanto perché l’Amministrazione
in carica si sia distinta per brillantezza politica e/o programmatica, quanto perché, ad onta della falsa effigie del
“Cambiamento” frequentemente e spudoratamente esibita, questa Amministrazione ha fatto, e tutt’ora fa,
dell’esercizio e della gestione del potere, la propria arma principale di confronto politico.
Il centrodestra può battere l’Amministrazione Denuzzo? Sicuramente sì, se saprà fare una lucida analisi dello stato di
minorità in cui versa tutt’ora, e se saprà individuare le cause che l’hanno portato dall’essere un modello anche per il
capoluogo, all’attuale marginalità politica e amministrativa.
Detto in maniera ancora più chiara, o più “ruvida” (espressione che mi permetto di mutuare dal sindaco Denuzzo, al
quale a breve avrò occasione di replicare), gli attuali attori non sono sufficienti a garantire lo spettacolo. C’è la necessità
di trovare altri protagonisti, che non devono sostituire chi già c’è, ma a costoro devono aggiungersi, in nome di un
progetto inclusivo capace di far ritornare la città degli Imperiali protagonista e non comparsa del quadro politico
provinciale, anche al fine di affrontare le tantissime emergenze in tema di sviluppo ed occupazione scientificamente
eluse in questi 5 anni dall’attuale governo cittadino.
Sarà capace l’attuale centrodestra di superare quello che altro non è che un vero e proprio esame di maturità? Se sarà
capace, il mio personale contributo sarà totale e disinteressato, al di là e al di sopra del ruolo che riterrò di assumere.
Se non sarà capace, non avrò alcuna remora a gridarlo con forza e con pari “ruvidezza”.
Avv. Euprepio Curto