POLITICA – LA LEGA DI BRINDISI PRENDE UN GRANCHIO PER DIFENDERE CAROPPO….

I dirigenti della Lega della città di Brindisi hanno preso letteralmente un granchio nella foga di difendere il loro coordinatore regionale Andrea Caroppo. In una lettera di precisazioni inviata in redazione dopo la pubblicazione del nostro articolo, precisano che, al contrario di quanto scrive Brindisitime, “non esiste alcuna rivolta dei leghisti brindisini” nei confronti di Caroppo.

E chi ha mai parlato di “rivolta dei leghisti brindisini”? Noi abbiamo semplicemente detto che la rivolta parte da Brindisi. Che è cosa ben diversa! E parte da Brindisi perché il promotore è l’ex coordinatore provinciale della Lega Paolo Taurino, il quale sarà affiancato da tanti altri dirigenti della Lega a livello regionale che ultimamente sono stati estromessi senza alcuna motivazione dai ruoli che svolgevano. Il tutto, nel silenzio tombale di Matteo Salvini. Tutto qui. Di seguito, pertanto, pubblichiamo la nota della Lega della città di Brindisi e ripubblichiamo il nostro articolo di ieri.

Ecco la nota della Lega:

La Segreteria cittadina della Lega e il capogruppo al consiglio comunale Massimo Ciullo, alla luce di quanto pubblicato dalla testata giornalistica BrindisiTime a proposito della presunta “rivolta dei leghisti brindisini”, ribadiscono  che l’intero gruppo dirigente cittadino della Lega agisce coerentemente agli indirizzi stabiliti dalla Segreteria regionale e provinciale e si dissocia da ogni tentativo di delegittimare l’attuale Segretario regionale Andrea Caroppo.

Ecco, invece, il nostro articolo pubblicato ieri:

Alla fine Paolo Taurino c’è riuscito. La Lega in Puglia non ha mai vissuto un momento così difficile, contraddistinto da guerre intestine e da una precisa volontà di cambiamento. Un malcontento generale che è riconducibile alla nomina – avvenuta lo scorso 12 aprile –  di Andrea Caroppo a coordinatore regionale del partito leghista. E Taurino è stata proprio la prima vittima di Caroppo, visto che è stato commissariato e, di fatto, estromesso dalla Lega proprio alla vigilia della consultazioni elettorali amministrative e dopo aver assunto la decisione di candidare Massimo Ciullo a sindaco di Brindisi per una parte del centro destra e in contrapposizione con Forza Italia. Una “cacciata” che non è mai stata motivata!

La scia di espulsioni e di commissariamenti ha attraversato tutta la Puglia, con palesi contestazioni nei confronti di chi guida la Lega in Puglia. A fronte di tutto questo, l’assordante silenzio di Matteo Salvini. In archivio conserviamo decine di foto che ritraggono il leader (attuale ministro dell’Interno) proprio con Taurino e con tanti altri leghisti provenienti dalla Capitanata fino al basso Salento. Ma da quando Caroppo ha emesso i suoi provvedimenti, “Matteo” non risponde più al telefono e Taurino non ha mai più avuto la possibilità di far valere le sue ragioni.

L’esercito di “esautorati”, però, adesso ha assunto dimensioni considerevoli ed ha deciso di non stare più in silenzio. Sulla scrivania di Salvini arriverà una lettera contro la guida-Caroppo sottoscritta da tanti leghisti della prima ora. Quelli storici, tanto per capirci. Quelli che si sobbarcavano più di mille chilometri in pullman per partecipare ai raduni di Pontida.

E a chi affidare il compito di coordinare la rivolta se non proprio a Paolo Taurino? In queste ore il suo telefono sta bollendo ed in tanti hanno deciso di esporsi direttamente. Cosa provocherà questa rivolta è difficile stabilirlo. Un dato è certo: Salvini non potrà continuare ad evitare il contatto con la Puglia che contesta. Con chi, tanto per intenderci, ha affrontato le piazze pugliesi quando proprio Salvini teorizzava la Lega del Nord e per il Sud c’era davvero poco spazio.

 

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