POLITICA – NON SERVE AGITARE LO SPETTRO DELLA MAFIA. BASTA PARLARE DI FATTI CONCRETI…

La nostra testata giornalistica ha volutamente evitato di inserirsi in una polemica tra parti contrapposte, forse consapevoli del fatto che sarebbe andata a finire nelle solite stucchevoli insinuazioni di infiltrazioni mafiose nel contesto politico cittadino. Ma qualche considerazione va fatta, soprattutto per rispetto nei confronti dei nostri lettori. Il Movimento Regione Salento ha fatto un intervento politico con evidenti riferimenti al PD ed al suo segretario cittadino ed ha concluso dicendo che lo stesso massimo rappresentante a livello locale “aveva i giorni contati”. E’ chiaro pure ai bambini che il riferimento era al suo ruolo politico e non già ad aspetti personali. Se poi si vuole disquisire sulla opportunità o meno di usare questi termini in un contesto politico cittadino già così avvelenato, allora il discorso è diverso e si può convenire sulla necessità di abbassare i toni.

Altrettanto fuori luogo, pertanto, la presa di posizione di PD e di BBC che hanno parlato di attacchi mafiosi ed hanno invitato tutti a prendere le distanze. Se l’intenzione era quella di mettere in salvo la politica dalle polemiche e ripristinare un clima di serenità, allora si può comprendere, ma la stessa cosa sarebbe dovuta avvenire quando proprio Luperti è stato toccato nei suoi affetti familiari con offese pesanti rispetto alle quali non ci pare di aver registrato la solidarietà da parte di chi oggi agita spettri di presenze mafiose.

La realtà è che Brindisi ha bisogno di altro. PD e BBC sono al governo della città e non è possibile continuare a sentire questa litania delle “colpe del passato”, soprattutto quando si occupano le leve del comando ormai da quattro anni. Ed è altrettanto inaccettabile che si sia venuto a creare un clima di intolleranza che porta chi governa a criminalizzare chiunque la pensa in maniera diversa.

E’ giunto il momento, pertanto, di voltare pagina. Chi è alla guida della città spieghi cosa è stato fatto in questi anni, cosa si poteva fare ed invece non è stato fatto e soprattutto cosa si intende programmare per il futuro, atteso che si presume che questa coalizione tornerà a candidarsi per tentare di vincere le elezioni del prossimo anno.

Le opposizioni, invece, spieghino in cosa consiste il loro progetto alternativo di governo, spieghino quale idea hanno di città, chiariscano che modello di sviluppo vogliono portare avanti. Ed ovviamente in questa attività bisognerà consentirli di esprimere giudizi negativi su chi sta governando e sulle scelte o non scelte che sono state compiute in questi ultimi anni.

E tutto questo – si badi bene – contenendo il dibattito all’interno dei confini della politica che deve essere basata sul confronto, sulle idee e certamente non sulle insinuazioni che da troppi anni avvelenano i pozzi di questa terra. Non è così che si dimostra di voler bene a Brindisi.

m.c.

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