Ostuni: attività antidroga del Commissariato, arrestato per spaccio.
-Sequestrati 12 grammi di marijuana in confezionamento tipico da spaccio, circa 300 euro in vario taglio ed altro materiale di confezionamento-
Prosegue l’attività di controllo del territorio da parte del personale del Commissariato di P.S. di Ostuni.
In continua sinergia con le direttive rese dal Questore di Brindisi, Dottor Maurizio MASCIOPINTO, finalizzate alla prevenzione e repressione dei reati in generale ed, in special modo, di quelli in materia di sostanze stupefacenti, nei giorni scorsi, i poliziotti del Commissariato della Città Bianca, all’esito di complessa ed articolata attività d’indagine, traevano in arresto nella flagranza del reato di detenzione di droga ai fini di spaccio un soggetto del posto.
L’arrestato, identificato in ANDRIOLA Giuseppe, classe 1996, incensurato, dopo le formalità di rito e d’intesa col PM di turno presso la Procura della Repubblica di Brindisi, Dottor Francesco CARLUCCIO, veniva associato presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari a disposizione della competente A.G..
Più nel dettaglio, i particolari dell’operazione: da diverso tempo personale della Squadra di Polizia giudiziaria del Commissariato eseguiva alcuni servizi di monitoraggio dei luoghi di incontro e di ritrovo dei giovani all’interno del comune ostunese anche e soprattutto in occasione di giornate “particolari” quali quelle del 14 e del 15 agosto.
Nel pomeriggio del 14 agosto u.s., durante un servizio di polizia giudiziaria finalizzato giustappunto alla repressione dei reati in materia di stupefacenti, all’esito di una attività di osservazione nei confronti dell’odierno arrestato, i poliziotti notavano nei pressi del garage in uso ad ANDRIOLA Giuseppe colà poco prima giunto a bordo della sua moto, un’ utilitaria che fermatasi, pur rimanendo con il motore acceso, veniva immediatamente raggiunta da ANDRIOLA che si avvicinava al finestrino lato conducente totalmente abbassato protraendosi con il corpo e le mani all’interno dell’abitacolo e confabulando con i due occupanti, noti agli operanti quali consumatori occasionali di droga.
Ritenendo pertanto che stesse per configurare una cessione di droga, si interveniva e si procedeva a bloccare i tre giovani notando chiaramente che gli stessi erano agitati e che in particolare il conducente si era letteralmente impietrito assumendo inoltre un colorito bianco in viso, mentre ANDRIOLA furbescamente aveva tirato fuori le mani dall’abitacolo riponendole nelle tasche dei pantaloncini.
Al che, onde evitare che si potessero disfare di qualcosa di illecito, si procedeva a sottoporre a perquisizione veicolare nonché sulla persona, i tre individui attenzionati.
Se l’atto perquisitivo dava esito negativo in riferimento alla menzionata autovettura nonché agli occupanti, di contro lo stesso risultava essere positivo per quanto attiene ANDRIOLA Giuseppe.
Di fatti artatamente occultati nella sua biancheria intima si rinvenivano nr. 2 cipollotti di identica forma e confezionamento e del peso lordo di grammi 12,1 di marijuana , nonché all’interno della tasca sx dei pantaloncini del medesimo ANDRIOLA un telefono cellulare che veniva protetto da una cover in plastica trasparente tra la quale ed il citato apparato cellulare era stata appositamente accartocciata la somma di denaro contante pari a €uro 285,00 di diverso taglio.
Durante tale attività, il cellulare di ANDRIOLA Giuseppe veniva ripetutamente “bombardato” di messaggi whatsapp e di messanger nonché di telefonate, tanto che per il prosieguo investigativo e d’intesa con l’Autorità giudiziaria, si procedeva al sequestro penale anche dei cellulari dei tre.
Le evidenze probatorie acquisite venivano portate compiutamente a conoscenza del Sostituto Procuratore della Repubblica di turno presso la Procura della Repubblica di Brindisi, Dottor Francesco CARLUCCIO che disponeva la traduzione dell’arrestato presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari.
In data 17.08.2017, l’arrestato compariva dinanzi al Giudice per le Indagini Preliminari di Brindisi che convalidava l’arresto legittimamente eseguito in flagranza del reato di spaccio, ribadiva, sulla base del solido quadro probatorio ricostruito, la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza per i capi d’imputazione mossi nei confronti dell’ANDRIOLA la cui sola incensuratezza portava il giudice alla rimessione dello stesso in libertà in attesa della celebrazione del conseguente processo penale.
Particolarmente attivo l’ulteriore filone d’indagine annesso alla descritta vicenda giudiziaria.
I servizi di controllo del territorio finalizzati a frenare il fenomeno dello spaccio di droga sempre più reato impiegato dalle organizzazioni criminali per il loro finanziamento, proseguiranno ininterrottamente nei prossimi giorni da parte della Polizia di Stato.
Tanto, al fine anche di contrastare i negativi e deleteri effetti dell’immissione sul mercato delle sostanze stupefacenti, i cui processi di “taglio” e finale confezionamento delle singole dosi per lo spaccio, possono contenere preoccupanti insidie per l’incolumità personale a svantaggio della sicurezza generale.