POLO BIBLIOMUSEALE BRINDISI – PRESENTAZIONE DEL LIBRO “L’AQUILOTTO INSANGUINATO”

Polo BiblioMuseale Brindisi. “Il mio libro va in biblioteca-Dialogo dell’autore con l’altro da sé”. Presentazione del libro “L’aquilotto insanguinato. Vita, avventura e morte di Corradino, l’ultimo rampollo degli Svevi” di Lino Zaccaria

Al Museo Ribezzo di Brindisi, in piazza Duomo, giovedì 15 settembre, alle ore 18.30, nell’ambito della rassegna culturale “Il mio libro va in Biblioteca. Dialogo dell’autore con l’altro da sé”, organizzata dal Polo BiblioMuseale di Brindisi, diretto dall’arch. Emilia Mannozzi,si presenterà il libro “L’aquilotto insanguinato. Vita, avventura e morte di Corradino, l’ultimo rampollo degli Svevi”, di Lino Zaccaria.

La rassegna propone percorsi di approfondimento fra arte, letteratura, saggistica e attualità, in cui gli Autori conversano sui contenuti della propria opera con un “Altro da sé” alla ricerca del proprio vero “volto”.  Dialogano con l’autore Domenico Urgesi e Giuseppe Marella con letture di passi del libro a cura dell’attore Mario Cutrì. Introduce e coordina il giornalista Renato Rubino.

Dalla prefazione

«Stiamo vivendo in un freddo inverno della memoria, è il tempo dei bugiardi. Ed è quindi il tempo, per gli onesti che non hanno perso la voce, di riprendersi la storia, le storie, di approfondirle e di narrarle con rispetto. Forse è l’unica forma di fare politica rimasta a chi, pur non rinunciando alle proprie idee, non ha mai voluto altra tessera che quella rosso cupo di giornalista. Fatale il riferimento a Indro Montanelli e alla sua “Storia d’Italia” sgradita agli accademici e amata dai lettori. Alcune generazioni di giovani devono la conoscenza del passato alla prosa chiara e liscia come acqua di Indro, piuttosto che alla sapienza noiosa dei libri di testo e delle opere di storici con la patente. E qui Lino espone un’altra virtù, quella dell’umiltà, che in fondo è una esclusiva degli uomini perbene. Rifiuta con pudore ogni raffronto con il maestro, invoca solamente che “un giornalista, anche senza potersi fregiare dei lustrini dei più grandi, può, con prudenza, addentrarsi in una narrazione che è più impegnativa rispetto a quella cui è abituato da cronista”. Operazione nobile, soprattutto in questi gelidi tempi di amnesia. […] Parafrasando una frase orgogliosa di Montanelli, vien da sostenere che d’ora in poi chi vorrà leggere una storia di Corradino svelta, chiara, facile e piacevole, legga quella di Lino Zaccaria. Non perché sia la migliore, ma perché è l’unica scritta in maniera accessibile a tutti e quindi democratica.»

L’Autore

Lino Zaccaria, 76 anni, laureato in Giurisprudenza, giornalista professionista, è stato redattore capo de “Il Mattino”, vicedirettore di “La Discussione”, consigliere di amministrazione dell’Ordine dei Giornalisti e docente a Master in giornalismo.

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