Lavarsi e avere cura del proprio corpo un giorno sì e un altro no. E’ quello che potrebbe capitare a chi, a Brindisi, è portatore di handicap e non ha l’autonomia di movimento per provvedere da solo a queste necessità personali e quotidiane, come qualsiasi altra persona. E’ una segnalazione che ci arriva da una cittadina, A.C., davvero sconcertata da questa situazione e già a rischio infezioni su tutto il corpo. Il servizio di assistenza domiciliare dei Servizi sociali del Comune di Brindisi, da cui la signora riceve questo tipo di sostegno, espleta il sevizio, così come da protocollo, basandosi su un’anamnesi che si fa in avvio di assistenza per comprendere le necessità dell’assistito, cioè se è perennemente allettato o è parzialmente autonomo. Niente da dire sull’operato degli assistenti sociali, che fanno bene il loro dovere e seguono i protocollo, ma anche per chi non è completamente indipendente e che vive per larghi pezzi di giornata su una sedia a rotelle, come A.C., tutto questo non è una cosa accettabile nel terzo millennio. I legislatori dovrebbero tenerne conto.
