Porto – Tante assenze di operatori portuali all’iniziativa del Propeller

L’iniziativa è stata assunta dal Propeller Club di Brindisi e di Roma: la presentazione, nel palazzo di rappresentanza della città, del libro dell’attuale presidente dell’Autorità Portuale di Taranto Sergio Prete dal titolo “Evoluzione e modelli di gestione dei porti”.

Un interclub tra le città terminali della via Appia, quasi a voler suggellare l’importanza dell’evento. Va aggiunto anche che proprio Sergio Prete è il candidato più accreditato ad andare ad occupare la poltrona di presidente dell’Autorità di Sistema portuale dell’Adriatico Meridionale, cioè quella competente anche sul porto di Brindisi.

Ebbene, all’appuntamento, così come da noi anticipato nei giorni scorsi, non ha partecipato una parte importante del cluster portuale, a conferma di una frattura tra chi opera all’interno della struttura ed è chiamato a fronteggiare una crisi senza precedenti determinata dal crollo delle merci per effetto della chiusura della centrale di Cerano.

E dire che al tavolo di presidenza, oltre ai massimi esponenti del Propeller ed all’autore del libro, c’erano – tra gli altri – il commissario dell’ente portuale adriatico Vincenzo Leone, il sindaco Pino Marchionna, il capo di gabinetto della Regione Puglia Giuseppe Catalano e il presidente di Confindustria Gabriele Lippolis.

Le ragioni di tante poltrone vuote, però, non sono note perché i contrasti non sono mai venuti ufficialmente alla luce. Certo, c’è chi sostiene anacronisticamente la candidatura di un brindisino, chi sostiene Prete e chi vorrebbe qualcun altro. Ma ciò che non emerge è l’idea di porto che si vuole portare avanti. Una progettualità che non si andrà a colmare neanche con l’approvazione – ormai imminente – del Piano regolatore del porto.

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