Meridiani Perduti Teatro vince la XXIV edizione del Festival di Resistenza con La Stanza di Agnese
La compagnia Meridiani Perduti Teatro si aggiudica la XXIV edizione del Festival di Resistenza, prestigioso appuntamento organizzato dal Museo Cervi, con lo spettacolo La Stanza di Agnese.
Diretto e interpretato da Sara Bevilacqua e scritto da Osvaldo Capraro, lo spettacolo segna un nuovo e importante traguardo dopo i recenti riconoscimenti ottenuti: l’Eolo Award 2024 e il Premio del Pubblico al Palio ErmoColle 2024. Questo ulteriore premio al Festival di Resistenza — un evento che da oltre vent’anni unisce arte e memoria — conferma la forza narrativa e civile dell’opera.
La Stanza di Agnese racconta la vita di Paolo Borsellino attraverso lo sguardo di sua moglie Agnese, offrendo al pubblico un ritratto intimo e profondo dell’uomo e del magistrato. Il testo intreccia con delicatezza e rigore le vicende private alla vita pubblica del giudice palermitano, restituendo un’immagine autentica e commovente della loro storia e del loro impegno.
La produzione dello spettacolo è firmata da Meridiani Perduti Teatro con Factory Compagnia Transadriatica, in collaborazione con la Scuola di Formazione Antonino Caponnetto, e vincitore del bando TRAC_Residenze Teatrali Pugliesi – Sezione Nuova Drammaturgia.
ricevere questo premio al Festival di Resistenza del Museo Cervi è un onore profondo, che mi emoziona e mi responsabilizza, dice Sara Bevilacqua. Ringrazio sinceramente la Direzione del Festival, la giuria, la Presidente Albertina Soliani e, in particolare, Paola Varesi, per aver accolto e sostenuto “La Stanza di Agnese”.
Questo spettacolo è nato dal desiderio di restituire umanità a una figura come Paolo Borsellino, spesso incasellata nei confini della cronaca e della retorica. Ma Paolo era un uomo profondamente innamorato della giustizia, della sua terra, della libertà. E soprattutto, non era mai da solo. Era parte di un “noi”: con Giovanni Falcone, con Agnese, con la sua famiglia, con i colleghi, con chi resiste ogni giorno al silenzio e all’indifferenza.
È per questo che oggi, qui, non posso che pensare al filo che lega Paolo Borsellino ai Fratelli Cervi. Due storie diverse, due epoche diverse, ma la stessa potenza morale. Anche loro erano un “noi”, uniti da un ideale collettivo che guardava sempre oltre il proprio orizzonte personale.
Erano un “noi per gli altri”. E questo è ciò che continua a muoverci, a ispirarci, a darci voce e senso. I loro ideali, quelli della Resistenza e della legalità, non appartengono al passato. Risuonano oggi più forti che mai, in un presente fragile, in cui parole come pace, umanità, giustizia e speranza vanno custodite e rilanciate ogni giorno, con coraggio e passione.
Dedico questo riconoscimento a chi crede ancora nel potere del teatro come strumento di memoria e di trasformazione. A chi resiste, nel piccolo e nel grande. A chi sceglie ogni giorno di essere parte di quel “noi” che non arretra”.
Con questo nuovo premio, La Stanza di Agnese si conferma una delle proposte più significative del panorama teatrale italiano contemporaneo, capace di coniugare memoria, impegno civile e drammaturgia d’autore.