Uno dei compiti “politici” più difficili in questo momento in Puglia è quello di fare il coordinatore regionale di Forza Italia (forse paragonabile solo a quello di responsabile pugliese del PD). Gli azzurri sono in fase di riorganizzazione ed hanno il compito di arginare una caduta di consensi in favore della Lega. Questo genera tante fughe di militanti verso la sponda del più forte ed anche le solite polemiche tra chi non accetta la svolta rispetto a rendite di posizione non più proponibili. Ecco, il parlamentare brindisino Mauro D’Attis sta vivendo proprio queste difficoltà. Il passaggio dal senatore Luigi Vitali al nuovo corso è stato vissuto molto male da più di qualcuno e l’ormai prossimo appuntamento elettorale sembrava dover creare altri grattacapi proprio a chi oggi ha il compito di guidare il partito in Puglia. Le prime frizioni hanno riguardato la necessità di far digerire il ricorso alle primarie per la scelta dei candidati sindaci di Bari, Foggia e Lecce. Poi la scelta dei candidati. Ebbene, dopo le primarie svoltesi ieri a Bari e Foggia, è fuor di dubbio che il vero trionfatore è proprio D’Attis. A Bari si è affermato Pasquale Di Rella (sostenuto proprio da Forza Italia) che l’ha spuntata su Fabio Romito e su Filippo Melchiorre. La percentuale ha superato il 50%. Il che conferisce una grande forza d’urto anche in vista del confronto elettorale vero e proporio con il sindaco il carica Antonio de Caro.
A Foggia l’ha spuntata il sindaco uscente Franco Landella, anche in questo caso scelto da D’Attis come punto di riferimento di Forza Italia. Ha ottenuto il 43%, avendo la meglio sui candidati proposti dalla Lega e dai centristi.
Due successi che Mauro D’Attis potrà appuntarsi sulla giacca e non solo sullo scenario regionale. Forza Italia, insomma, almeno in Puglia dimostra di poter risalire la china.