PROCESSI DI STABILIZZAZIONE DELL’ASL DI BRINDISI – UNA NOTA DELLA FUNZIONE PUBBLICA CGIL

La Funzione Pubblica CGIL di Brindisi continua a tenere alta l’attenzione sui processi di stabilizzazione della
ASL BR, rispetto ai quali le dinamiche amministrative che tagliano ingiustificatamente i precari da contrattualizzare a
tempo indeterminato sono del tutto inadeguate come mai era accaduto in passato.
Le interpretazioni legislative restrittive nei confronti dei precari meritano di essere analizzate: dopo l’ennesimo
“scivolone” commesso sul numero di persone aventi diritto alla stabilizzazione che tagliava ingiustamente una vasta
platea di lavoratori (il personale cessato dal servizio ma che aveva già maturato i requisiti per essere stabilizzato) e solo
grazie all’intervento del Dipartimento Regionale su richiesta della FP CGIL Puglia sono stati ricompresi ai fini della
stabilizzazione, con un nuovo atto deliberativo, tale personale, ha purtroppo ribadito oggi (ieri per chi legge) un altro
grossolano errore escludendo da tale processo altri precari in possesso dei requisiti legislativi in oggetto indicati.
Ed infatti, la ASL BR ha inteso escludere dal computo del requisito i periodi lavorativi a tempo determinato per
il personale reclutato a seguito di manifestazioni di interesse, gap superato invece brillantemente da altra ASL che ha
provveduto ad adottare gli atti di stabilizzazione, del predetto personale, con provvedimento pragmaticamente risolutivo.
Evidentemente, per chi le leggi le interpreta con virtuosa autenticità ha potuto appurare che il documento
sull’applicazione dell’articolo 1, comma 268, lett. b) della L. 234/2021 in materia di valorizzazione della professionalità
acquisita dal personale che ha prestato servizio anche durante l’emergenza COVID-19 nelle aziende ed enti del SSN,
prevede che “…è possibile l’assunzione a tempo indeterminato dal 1° luglio 2022 al 31 dicembre 2023, in coerenza
con il piano triennale dei fabbisogni, del personale, anche non più in servizio, del ruolo sanitario e del ruolo sociosanitario che sia stato assunto a tempo determinato con procedure concorsuali ivi incluse le selezioni di cui all’articolo
2-ter del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18 convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27 (“Art. 2-
ter (Misure urgenti per l’accesso al Servizio sanitario nazionale)”.
La ASL BR omette, invece, di considerare che i Lavoratori interessati sono stati assunti a seguito di
manifestazione d’interesse e ricompresi opportunamente nell’atto ricognitivo adottato dalla stessa Azienda, a seguito
di un avviso pubblico, in quanto in possesso dei requisiti previsti dalla più volte citata legge di cui all’oggetto.
Pertanto, la Funzione Pubblica CGIL di Brindisi chiede alla ASL BR, in via ultimativa, di voler abbandonare
tale avversata condotta amministrativa che interrompe in modo grave una precedente “stagione” gestionale, durata più
di un lustro, che risultava essere innovativa e antesignana sul “diritto del lavoro” soprattutto in merito ai processi di
stabilizzazione. Chiede inoltre di procedere a contrattualizzare sin da subito i lavoratori da stabilizzare e di procedere a
calendari di visite mediche e atti propedeutici alle assunzioni per implementare organici a tutela di servizi ed utenza per
garantire i Lea anche sul territorio brindisino. Chi cura sono i lavoratori che garantiscono cura e bisogna prendersene
cura subito!
In sintesi: la ASL BRINDISI era pioniera in tema di lotta al precariato e non solo

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