Passata la settimana del vino novello, si canta vittoria nelle cantine di Angelo Maci, dopo la grande paura delle alluvioni nella prima settimana di settembre che ha dato il benvenuto alla stagione della vendemmia. Un benvenuto tutt’ altro che rassicurante: più di 200 centimetri di pioggia quanto quella che dovrebbe cadere in alcuni mesi che ha allagato campi e lasciato dietro di se, anche quando le piogge sono terminate, le muffe. Il grido d’allarme del presidente di Cantine Due Palme era la preoccupazione che si sarebbe salvato solo il 50 percento dei vigneti intrisi d’acqua, ma la tramontana ha salvato la stagione dei viticoltori salentini. Si sono fatte selezioni in pianta dei grappoli migliori, quelli che grazie ai trattamenti di qualità hanno superato indenni le intemperie. Gli altri sono stati abbattuti. Si è lavorato senza orario certo, ma ne è valsa la pena. La parola d’ordine era salvare il salvabile, garantendo un prodotto di qualità: al lavoro anche la squadra dei biologi e degli enologi che hanno intensificato i controlli sui mosti in fermentazione ed è così che i campionamenti sono arrivati a 50 al giorno e il vino controllato in ingresso e al momento in cui iniziava a riposare nei serbatoi. Lo racconta il presidente Maci: “Alla fine di questa produzione abbiamo perso solo il 5 percento di quello che avevamo temuto di perdere, ma oltre alla tramontana ci ha aiutato il fatto che quest anno avevamo scelto di aumentare la produzione del 15 percento. Perciò alla fine abbiamo contenuto bene i danni”.
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