PROSEGUONO LE OPERAZIONI DI SOCCORSO AL TRAGHETTO OLYMPIA. CI SONO ANCORA DISPERSI

Non si può ancora pronunciare la parola fine dell’incendio che ha praticamente distrutto la nave Euroferry Olympia, partita dal porto di Igoumenitsa e diretta a Brindisi. Le fiamme si sono sviluppate nel garage, probabilmente da uno dei 175 camion parcheggiati nella stiva, e poi hanno interessato anche i ponti superiori. Grazie alla prontezza del comandante, però, i passeggeri ed i componenti l’equipaggio si sono radunati su un ponte e poi sono stati guidati nelle operazioni di abbandono della nave. Fortunatamente le condizioni meteo non erano negative e quindi sono state più agevoli anche le operazioni di soccorso a cui ha partecipato attivamente anche un mezzo navale della Guardia di Finanza che navigava in zona e che ha raccolto per primo l’SOS lanciato dalla nave.

Nel balletto dei numeri, inizialmente è stato comunicato che tutti i 237 passeggeri ed i 51 membri dell’equipaggio erano stati tratti in salvo, ma da qualche ora fonti elleniche parlano di dieci dispersi, due dei quali sarebbero stati individuati e tratti in salvo a bordo della nave. In realtà, così come accaduto in precedenti tragedie del mare, è possibile che a bordo dell’Olympia vi fossero anche dei clandestini, magari nascosti proprio dove è scoppiato l’incendio.

Mezzi navali di Grecia e Albania adesso sono impegnati anche a spegnere l’incendio ed a rimorchiare la nave in un porto sicuro.

La Grimaldi Lines, nel frattempo, ha organizzato il ritorno in patria dei passeggeri italiani che giungeranno nelle prossime ore nel porto di Brindisi a bordo di nave Florencia. Lo stesso traghetto, poi, dovrebbe riprendere il mare per fare ritorno a Igoumenitsa con un carico di camion bloccati da ore ed ore nelle zone di sosta del porto brindisino.

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