Il sindaco Rossi ne ha combinata un’altra delle sue. E’ di stamattina la conferenza stampa della società Marimisti che per anni ha gestito la piscina comunale del rione Sant’Elia.
In dispregio a tutto ciò che ha stabilito il Governo nazionale a sostegno delle società sportive, il Comune di Brindisi ha pensato bene di far finta che l’emergenza covid non ci sia mai stata ed ha stabilito una proroga della concessione di un solo anno e con un canone di ben 30.000 euro, cioè 10.000 euro in più rispetto agli accordi iniziali.
Ovvia, scontata e ampiamente giustificata la scelta della società di non accettare tale proroga e di riconsegnare le chiavi dell’impianto sportivo. Tutto questo comporta la perdita di una trentina di posti di lavoro (i bravissimi istruttori e tutti gli altri componenti del team) e priva i cittadini di Brindisi di uno dei pochi impianti sportivi fino ad oggi fruibili e perfettamente funzionanti.
E’ facile immaginare, a questo punto, che la piscina finisca in malora, magari preda dei vandali o dell’incuria. Esattamente ciò che è accaduto per l’altra piscina comunale (quella di contrada Masseriola).
Con Rossi – è proprio il caso di ribadirlo – la città di Brindisi ha toccato il fondo e la qualità della vita dei suoi abitanti peggiora di giorno in giorno, vanificando gli sforzi compiuti in passato e la passione con cui i privati hanno gestito i beni che gli erano stati affidati.
Gianluca Quarta – Forza Italia
