QUARTA: LA SINDACA PRENDA ATTO CHE LA SUA ESPERIENZA AMMINISTRATIVA È TERMINATA

Ecco una nota di Gianluca Quarta:

Apprendo, pur senza stupore, quanto dichiarato, nella giornata di oggi 19 marzo, sulla stampa dal sindaco Carluccio.

Un accorato grido d’aiuto nei confronti delle forze politiche, rivolgendosi (soprattutto) alle opposizioni.

E’ chiaro l’intento subdolo di strizzare l’occhio a chi dell’opposizioni vorrebbe passare, ma forse non può (pur avendo, in tante occasioni, supportato velatamente il Sindaco).

A quasi un anno dalle elezioni comunali, si registra ormai la debacle finale di un amministrazione allo sbando, incapace fin dall’inizio di fare squadra, perdendo pezzi dal primo giorno del suo insediamento e incapace, fin dagli albori della propria nascita, di prendere decisioni e porre in essere soluzioni agli annosi problemi che attanagliano la città.

Non dimenticheremo mai la magra figura rimediata in Autorità Portuale.

In quella occasione, il Sindaco non seppe far altro che lasciare il tavolo istituzionale, senza rilasciare un parere sulla banchina in concessione a Grimaldi.

Quattro rimpasti di giunta partoriti in nove mesi e finte dimissioni, revocate, grazie all’acquisizione di un consigliere dell’opposizione.

Che dire poi delle imbarazzanti dichiarazioni rilasciate ieri dall’on. Ciracì di Direzione Italia, (partito di maggioranza con cinque consiglieri, assessori e presidente del consiglio), che criticava giustamente, su tutte le testate giornalistiche, l’inerzia amministrativa del Sindaco e la necessità di dovervi supplire con proprie iniziative parlamentari.

E poi, siamo stanchi di sentirci dire “per colpa di chi c’era prima”.

Chi sceglie di candidarsi dovrebbe essere consapevole dell’importante ruolo che si andrà a rivestire e dovrebbe essere esperto conoscitore delle problematiche esistenti ed avere al contempo, le relative soluzioni.

Lo scaricare le colpe sugli altri, denota un’approssimazione e una totale improvvisazione nel gestire la cosa pubblica.

L’unico baluardo di questa amministrazione, il Notaio Errico, che aveva spinto i cittadini ad eleggere al turno di ballottaggio questa “raffazzonata coalizione” (da lui così definita), ha ormai, insieme all’avv. Silvestre, deciso definitivamente di prendere le distanze da questa tragicomica situazione.

Quando si arriva a questo punto, in un consiglio comunale ormai allo sbando, retto dal solo voto del Sindaco, senza uno straccio di visione di città e dove, come se non bastasse, questa maggioranza aggiunge nuovi problemi a quelli già esistenti (vedi situazione LSU risolta dal Commissario Prefettizio e complicata dall’attuale amministrazione), è necessario un atto di responsabilità personale e politica da parte del Sindaco.

Il primo cittadino e la sua risicata maggioranza devono accettare che la loro esperienza amministrativa è volta termine.

Dimostrino alla città, di non essere attaccati alla poltrona, allo stipendio o al gettone di presenza.

Gianluca Quarta

 

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