Il Piano della Sosta 2026 non è una delibera, ma una proposta di Giunta.
Ed è proprio per questo che deve essere fermata subito, perché non nasce per migliorare la città, ma per sostenere economicamente la Brindisi Multiservizi, scaricando il conto sui cittadini.
Siamo di fronte a una manovra mascherata, costruita non per regolare il traffico o favorire la mobilità sostenibile, ma per aumentare gli incassi della sosta e tentare di risanare le casse di una società partecipata in evidente difficoltà.
L’ampliamento delle Zone Blu, la compressione delle Zone Gratuite, la riduzione dei pass per residenti e lavoratori e l’aumento delle limitazioni non sono scelte urbanistiche: sono strumenti contabili.
Ancora più grave è la decisione di colpire le autovetture ibride, eliminando ogni agevolazione.
Una scelta che tradisce ogni principio di transizione ecologica e dimostra come la sostenibilità venga usata solo come slogan, mentre nella realtà si colpiscono i cittadini che hanno fatto scelte responsabili.
Questa era una battaglia storicamente sostenuta da Fratelli d’Italia quando Massimiliano Oggiano era Assessore e Vicesindaco, con il mio pieno sostegno.
Una linea chiara, coerente, che oggi viene completamente rinnegata.
Questa proposta:
• non migliora la mobilità urbana;
• non riduce il traffico;
• non tutela residenti e lavoratori;
• serve esclusivamente a incrementare le entrate della Multiservizi.
È l’ennesimo tentativo di far pagare ai cittadini il prezzo di scelte sbagliate, trasformandoli in bersaglio e ostaggio di una politica che ha smarrito il senso dell’interesse pubblico.
Per questo questa proposta di Piano della Sosta deve essere bloccata, prima che venga trasformata in atto deliberativo.
Brindisi non ha bisogno di nuovi balzelli, ma di una vera strategia di mobilità.
Questa manovra va fermata. Ora.
Roberto Quarta
Consigliere comunale
Città di Brindisi