Sono stati braccati e acciuffati nel giro di poche ore i due complici che, ieri sera, hanno assaltato la gioielleria Lanvin di via Carducci, a Carovigno, pochi istanti prima della chiusura. Uno è mesagnese, già noto alle forze dell’ordine: Alessandro Muscio, 40enne; e l’altro è un brindisino di cui ancora non sono state fornite le generalità.
I due sono entrati in azione armati di Beretta e a volto coperto e hanno intimato al proprietario di consegnare denaro e preziosi, poi sono fuggiti a piedi e appena hanno intravisto un automobilista, sotto la minaccia della pistola, si sono fatti lasciare la Fiat Grande Punto che stava guidando per cercare di far perdere le proprie tracce. Ma non ci sono riusciti perché i carabinieri del Norm di San Vito dei Normanni li hanno trovati e arrestati.
E’ stata anche recuperata l’arma e il bottino era nascosto a Sant’Elia, Brindisi.
Il bottino della rapina si aggira intorno ai 5mila euro, è stato recuperato solo in parte.
Il mesagnese è anche l’autore dell’attentato incendiario di via Bologna del 25 gennaio 2016 sempre a Mesagne: in quell’occasione tre erano state le auto coinvolte, le abitazioni limitrofe e i pali e i cavi della pubblica illuminazione; Muscio, ancora, due settimane fa ha fatto esplodere nella sua casa almeno tre colpi di pistola per intimidire i genitori dopo una lite.