«Il porto di Brindisi è la radice della città, il luogo in cui storia e futuro si incontrano». Con queste parole Carmelo Grassi, candidato alle elezioni regionali dei prossimi 23 e 24 novembre nella lista “Decaro Presidente”, presenta la sua visione di sviluppo per uno dei luoghi più identitari della città.
Secondo Grassi, la recente approvazione del Piano regolatore portuale apre una fase decisiva: «Il seno di levante sarà dedicato alla nautica da diporto. Qui possiamo costruire una vera coprogettazione con l’Autorità di sistema portuale e il Comune di Brindisi, attivando un sistema di concessioni demaniali capace di attrarre operatori della nautica, imprese locali e investitori qualificati».
Un percorso che, nelle intenzioni del candidato, dovrà essere accompagnato da «strumenti di incentivazione e sgravi per le attività della filiera nautica e della ristorazione, così da trasformare un’infrastruttura in economia viva e stabile. La crescita deve camminare insieme al completamento dei collegamenti del porto con l’entroterra, a partire dall’ultimo miglio ferroviario e dalla piastra logistica, perché un porto moderno lavora davvero quando è ben connesso al suo retroporto e alla rete europea dei trasporti».
Carmelo Grassi insiste però sulla necessità di un progetto che non si limiti alla sola dimensione economica: «Il porto è identità. Il nostro lungomare può diventare un museo a cielo aperto, con totem narrativi e installazioni artistiche che raccontino Brindisi come “Porta d’Oriente” e “Porta di Pace”. La valigia delle Indie, i piroscafi verso Bombay, i traffici del Mediterraneo: la nostra storia deve tornare visibile e leggibile. Una storia che si intreccia naturalmente con la vocazione logistica e industriale della città: porto, zona industriale e aeroporto devono dialogare come un unico sistema capace di attrarre nuove filiere legate a innovazione e transizione energetica».
Al centro di questa visione c’è il recupero del capannone ex Montecatini, considerato «la grande occasione per creare uno spazio capace di ospitare grandi eventi, rassegne, concerti, iniziative culturali e appuntamenti che attraggano pubblico e attenzione nazionale e internazionale». Una struttura che, nelle sue intenzioni, deve diventare «un grande polo integrato con il terminal crocieristico e con le nuove funzioni portuali».
Da qui il ruolo della Regione: «La Regione deve sostenere questa trasformazione accompagnando Brindisi nel completamento delle opere che rendono competitivo l’intero sistema portuale. Il porto è la nostra soglia: da lì siamo partiti e da lì possiamo ripartire».