REGIONE – AUDIZIONI IN COMMISSIONE SANITA’ SULLE LISTE DI ATTESA

La Commissione sanità presieduta da Mauro Vizzino ha convocato in audizione i presidenti dell’ordine dei medici, le organizzazioni sindacali dei medici e InnovaPuglia per esprimere il loro parere sulla proposta di legge di modifica della legge regionale vigente a favore della riduzione delle liste d’attesa in sanità, di cui è primo firmatario il consigliere Fabiano Amati.

Il proponente ha motivato le ragioni delle modifiche contenute nel testo di legge, ribadendo che il problema delle liste d’attesa esiste perché non si esegue la legge statale con rigore e che tutta la questione è circoscritta al raggiungimento della norma nazionale. La finalità della legge oggi in discussione è trovare il responsabile del problema delle liste d’attesa.
Ad InnovaPuglia poi, si chiede se vi è allineamento tra le prestazioni e le ore lavorate.
L’articolato della proposta di legge prevede la decadenza dei direttori generali qualora non eseguano (entro trenta giorni dall’entrata in vigore della nuova legge) le attività previste dalla legge vigente e che dopo più di tre anni non hanno ancora eseguito.
Si prevede la sospensione dell’ALPI qualora i tempi di attesa per le prestazioni istituzionali siano superiori di più di cinque giorni rispetto a quelle erogata In ALPI. Nel periodo di sospensione dell’ALPI, il Direttore generale provvede ad impartire al responsabile della specialità sottoposta a sospensione ulteriori istruzioni, anche integrative o in deroga all’atto aziendale, per contrarre i tempi d’attesa nel regime istituzionale. Tra i provvedimenti integrativi o in deroga rientrano un programma
finalizzato di incentivi economici in favore del personale della specialità sospesa, a valere sul fondo aziendale vincolato alla riduzione delle liste d’attesa, solo qualora il motivo del disallineamento sia motivatamente dovuto a carenze strutturali o di organico.
È prevista la revoca della sospensione dell’ALPI qualora i tempi d’attesa in regime istituzionale siano allineati con quelli in regime ALPI che determinarono la sospensione. Inoltre, che l’attività libero professionale intramuraria allargata può essere autorizzata solo con un provvedimento, adottato dal direttore generale dell’azienda sanitaria interessata, attestante in modo dettagliato la carenza di spazi e attrezzature all’interno dell’intera struttura sanitaria ove opera il dirigente medico richiedente e sulla
base di parere obbligatorio e vincolante del direttore sanitario di presidio. 


Sono intervenuti nel merito i presidenti dell’ordine dei medici, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali dei medici, i quali con voce unanime hanno ribadito che il problema delle liste d’attesa ha molteplici cause e che non è affatto giusto scaricare la responsabilità sui medici. È necessaria una profonda rivisitazione dei modelli organizzativi territoriali, dove il distretto deve essere inteso come il motore centrale del sistema sanitario e quindi, un’adeguata organizzazione e una programmazione più accurata. È altresì necessario intervenire sugli organici, data la carenza di personale medico preso tutte le strutture ospedaliere. Inoltre, vi è bisogno di maggior solerzia per intervenire attraverso le funzioni di controllo previste dal Regolamento e normative. Pertanto, è la politica che deve dare risposte e non certamente la sospensione dell’attività intramuraria.    


InnovaPuglia da parte sua ha risposto che viene svolto un puntuale monitoraggio sulle prestazioni e valuta se le Aziende sanitarie sono state in grado di assicurare il rispetto del tempo massino di attesa. I dati vengono pubblicati sul sito Puglia Salute ed oggi ci si avvale anche di un cruscotto sui tempi di attesa per individuare quale è stato il tempo di attesa su un piano mensile. 


Altro punto all’ordine del giorno riguardava la scelta della terna dei candidati all’elezione del Garante regionale dei diritti delle persone con disabilità. A tal riguardo l’assessore alle politiche sociali Rosa Barone ha chiesto alla Commissione di concedere ancora una settimana di tempo per valutare ulteriormente i curricula pervenuti. 


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