RIFIUTI – ADESSO E’ CHIARISSIMO IL FALLIMENTO DELLA REGIONE PUGLIA, A DISCAPITO DI CITTADINI E LAVORATORI…

L’allarme lo avevamo lanciato in tempi non sospetti proprio da Brindisi. Il piano regionale dei rifiuti non sarebbe mai partito per assoluta incapacità dell’AGER, l’Agenzia regionale per la gestione del ciclo dei rifiuti e quindi del suo massimo rappresentante Gianfranco Grandaliano. Risorse regionali, nazionali e comunitarie sono disponibili da anni ed anni, eppure proprio l’Ager non è stata in grado di utilizzarle per la realizzazione degli impianti necessari al completamento del ciclo dei rifiuti. Il tutto, con gravissimi danni per i cittadini, costretti a farsi carico dei maggiori costi di smaltimento in impianti privati e peraltro lontani dalla propria città.

A Brindisi, in particolare, proprio Grandaliano ha partecipato a decine di incontri, accampando ogni volta una scusa diversa per giustificare ritardi incomprensibili. Il tutto, peraltro, anche a danno dei lavoratori che attendono da anni di essere ricollocati all’interno dei nuovi impianti. Promesse da marinaio che neanche la task force sul lavoro della Regione Puglia riesce più a giustificare e che sono incredibilmente andate bene agli enti locali e soprattutto al Comune di Brindisi rimasto silente anche rispetto agli ennesimi annunci di rinvio a data da destinarsi.

Adesso che il Tar Lombardia ha decretato che non si potrà fare riferimento alla delibera dell’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente – a cui aveva aderito anche la Regione Puglia per requisire impianti privati a prezzi imposti – i comuni saranno costretti a pagare agli impianti i regolari prezzi di mercato. Il che farà ancor di più schizzare verso l’alto la tassa sui rifiuti, proprio a discapito dei cittadini. Ci si chiede, a questo punto, cos’altro dovrà accadere prima che il Presidente Emiliano e la sua Giunta prendano atto dei fallimenti della gestione Grandaliano e affidino l’Agenzia regionale ad un manager in grado di invertire la rotta per ridare una speranza ai cittadini pugliesi e per individuare soluzioni-tampone meno dolorose per i cittadini, in attesa di poter dare attuazione al tanto auspicato completamento del ciclo dei rifiuti.

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