La città di Brindisi si appresta a vivere l’ennesimo cambio di gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani. La società AVR per l’ambiente, infatti, non ha più alcun titolo per continuare a svolgere questo servizio per effetto della sentenza del Consiglio di Stato che ha annullato l’aggiudicazione della gara d’appalto biennale effettuate nel 2023.
Certo, l’abbandono della ex Teorema dovrà coincidere con il subentro di una nuova società che, stando alla graduatoria della stessa gara, dovrebbe essere la Teknoservice, classificatasi al secondo posto.
Fino ad oggi l’Amministrazione Comunale, attraverso gli uffici competenti e lo stesso segretario generale, ha provveduto a compiere gli atti preliminari per il cambio di gestione, ma è evidente che non si può continuare a tergiversare, tanto più se si considera che stiamo parlando di una sentenza del Consiglio di Stato che, in quanto inappellabile, va eseguita nel più breve tempo possibile.
Ovviamente il passaggio di consegne non è una passeggiata ed è immaginabile che ci saranno degli strascichi di natura legale, ma è ben chiaro che l’interesse primario deve essere quello di assicurare ai cittadini di Brindisi un servizio migliore rispetto a quello attuale in maniera tale da poter traguardare in tempi brevissimi risultati più soddisfacenti per la raccolta differenziata.
La speranza, pertanto, è che non si indugi ulteriormente nel passaggio di consegne, rifugiandosi dietro le solite pastoie della burocrazia ed anche dietro la sempre più odiosa politica dello scaricabarile tra gli uffici comunali coinvolti in questa vicenda. Tutto ciò che è avvenuto da ottobre del 2023 fino ad oggi è più che sufficiente per dimostrare che sulla gestione dei rifiuti sono stati commessi davvero tanti errori, molti dei quali meriterebbero qualche opportuno approfondimento.