RISCHIANO DI ANDARE IN FUMO I FINANZIAMENTI PER GLI IMPIANTI DEI RIFIUTI. UN ALTRO SCHIAFFO PER BRINDISI

A Brindisi si sta per consumare l’ennesima beffa ai danni dei cittadini e delle loro tasche. Contrariamente alle promesse fatte in più occasioni, dall’AGER, l’Agenzia regionale per i rifiuti diretta dall’avvocato Gianfranco Grandagliano, non è arrivata alcuna conferma circa il completamento in tempo utile dell’iter burocratico riguardante la realizzazione degli impianti necessari al completamento del ciclo dei rifiuti in provincia di Brindisi. Il termine perentorio del 31 dicembre è ormai alle porte e nessuno è in grado di fornire notizie in tal senso. Le organizzazioni sindacali si sono attivate nelle ultime ore e si sono rivolte a Leo Caroli, responsabile della task force sul lavoro della Regione Puglia, il quale pare sia all’oscuro di tutto, tanto da aver deciso di convocare un vertice subito dopo l’Epifania. Ma in quel momento i finanziamenti disponibili per Brindisi potrebbero già essere non più disponibili. E sono all’oscuro di tutto anche a Palazzo di Città, dove hanno atteso inutilmente notizie dall’Ager nel corso delle ultime settimane.

Il danno gravissimo è per tutti i cittadini, in quanto la mancanza di impianti per il trattamento dei rifiuti comporta la necessità di rivolgersi ad impianti privati e lontani da Brindisi, con il conseguente aggravio dei costi. Il che ha fatto lievitare sensibilmente il costo della Tari e in futuro potrebbe andare anche peggio.

E poi c’è il dramma occupazionale degli ex lavoratori Nubile, Termomeccanica, Evc e della società partecipata della Provincia, in quanto per loro era previsto un ricollocamento occupazionale proprio in questi nuovi impianti.

Il fatto grave è che alle inadempienze dell’Agenzia regionale per i rifiuti non si oppone nessuno. Non si registra alcuna voce di dissenso da parte delle forze politiche, siano essere di maggioranza che di opposizione. E’ come se si volesse accettare supinamente l’ennesima beffa per il territorio brindisino, visto che questi fondi per i nuovi impianti sono disponibili da anni e adesso prenderanno un’altra destinazione per l’atteggiamento di colpevole incapacità da parte di chi avrebbe dovuto già bandire le gare d’appalto.

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