RISCHIO RIDIMENSIONAMENTO PER LA BASE ONU DI BRINDISI, L’ON MARIANO (PD) INTERPELLA IL GOVERNO: “AGIRE IN OGNI SEDE PER TUTELARLA”

Ecco la nota dell’on. Elisa Mariano:

“Dopo l’incontro avvenuto a fine novembre 2016 con la dirigenza della Base ed alla presenza del Sottosegretario agli Esteri on. Enzo Amendola, non ho mai smesso di seguire con attenzione l’evoluzione di tutte le questioni in quell’occasione segnalateci, prima fra tutte quella inerente la necessità di completare il percorso di certificazione della Scuola europea e di stanziare le risorse necessarie. Come è noto quel traguardo è stato raggiunto e, con il Decreto Mezzogiorno, il Governo ha potuto soddisfare le richieste così da garantire ai dipendenti della Base ed ai cittadini di Brindisi di preservare questo strategico progetto. Un progetto che continueremo a seguire e monitorare anche al fine di garantirne la massima riuscita in termini di qualità.

Oggi, però, il rischio è un altro e ci chiama in causa, se possibile, con ancora maggiore impegno. E’ molto probabile, infatti, che la Base di Brindisi possa subire, nel giro di pochi mesi, una ristrutturazione tale da produrre anche dei veri e propri tagli al personale come effetto della rivisitazione del budget complessivo operata a livello centrale dall’ONU. Vi è, inoltre, la possibilità che alcune funzioni cruciali possano essere assorbite e così passare sotto il controllo diretto della Divisione di New York come per esempio la logistica, così causando un declassamento della nostra dirigenza e di conseguenza riducendo l’importanza della nostra Base. Allo stesso tempo altre funzioni (e rispettive posizioni ricoperte) potrebbero essere dirottate presso la Base regionale di Entebbe (RCSE) e il Joint Support Center in Kuwait. Ed abbiamo notizia che siano già stati effettuati degli studi per far divenire la base regionale di Entebbe (RCSE) il centro dei servizi globali in sostituzione, quindi, della Base di Brindisi. Questa prospettiva è certamente da scongiurare e soprattutto è diametralmente opposta a ciò che era stato discusso nel novembre 2011 in Senato allorquando si prefigurò per Brindisi il ruolo di vero e proprio braccio operativo di New York. Allora si sottolineò, infatti, che mentre gli uffici di NY si sarebbero concentrati su guidelines (linee guida), policies (strategie) e force generation (definizione dei contingenti militari per il dispiegamento), Brindisi avrebbe dovuto offrire tutto il resto dei servizi.

Per tutte queste ragioni il Sottosegretario On.Enzo Amendola, durante una sua recente missione a New York, ha incontrato il Direttore della Base di Brindisi Paul Buades insieme al Sottosegretario DFS Atul Khare a capo del dipartimento da cui dipende la Base di Brindisi. L’occasione è stata utile per ribadire il massimo interesse dell’Italia non solo a preservare, ma anzi ad accrescere ruolo e funzioni di questo prezioso insediamento nel nostro Paese che rappresenta un vanto per tutta Italia ed un’occasione di crescita importante per tutti, in particolare per il territorio brindisino. L’Italia, come ribadito proprio ieri in aula alla Camera dal Governo, è il settimo paese contributore per le missioni di pace ONU, per questo non può in alcun modo subire scelte che ne penalizzino il ruolo. L’Italia può e deve far valere il suo peso soprattutto oggi che siede nel Consiglio di sicurezza dell’ONU sfruttando al massimo l’opportunità di intraprendere tutte quelle iniziative diplomatiche capaci di porre un argine ai tentativi di sottrarre risorse e funzioni alla nostra Base e prestigio e centralità al nostro Paese. Per tutte queste ragioni ho presentato, assieme ad altri miei colleghi, un’interpellanza urgente al Governo per conoscere i dettagli del recente incontro a New york presso il Quartiere Generale dell’ONU tra il Sottosegretario Amendola ed il Sottosegretario Atul Khare, per conoscere quali altre strategie il Governo intende perseguire per scongiurare quanto sopra specificato, e per esortarlo ad agire in ogni sede per tutelare la Base delle Nazioni Unite di Brindisi. Il mio supporto, e quello di tutto il gruppo parlamentare del Partito Democratico, in questa importante battaglia, non mancherà.”

ELISA MARIANO

PARTITO DEMOCRATICO

 

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