RITORNO A SCUOLA – IL “CASO” DENUNCIATO DA UN GENITORE BRINDISINO

Ecco cosa denuncia Pietro Di Maria, un genitore brindisino:

Succede a Brindisi, nella scuola elementare Scuola Primaria Livio Tempesta Brindisi.
Il 29 ottobre, con la scuola già chiusa dall’ordinanza regionale, viene acclarato un caso di positività nel corpo docenti di una prima classe. Vengono messi in moto tutti i procedimenti previsti dalla legge in merito alla diffusione dei contagi e questa classe, con tutte le maestre viene messa in quarantena in attesa del tampone.
Nel frattempo la preside, tramite comunicazioni, dimostra la sua posizione al fine di riaprire le scuole e consentire la didattica in presenza, posizione dimostrata anche nei confronti della Regione Puglia.
Arriva il dpcm con conseguente ordinanza regionale e a noi genitori, allo scuro del caso di positività del 29 ottobre, viene chiesto di scegliere tra didattica a distanza e in presenza.
Nel frattempo la classe coinvolta dal caso di positività, ieri, a dieci giorni dal riscontro effettua il tampone e rimane in attesa dell’esito.
Oggi, alle ore 11 circa, a poche ore dal rientro a scuola la preside comunica che “nel rispetto di quanto previsto dal protocollo dell’ASL per il contenimento della pandemia Covid-19, a seguito di un caso di positività verificatosi a scuola, le insegnanti della nostra classe sottoposte a tampone e pertanto in quarantena fiduciaria fino a esito dello stesso, proseguiranno le attività scolastiche in DAD sino a nuova comunicazione”.

Ora i casi sono due, o i contatti diretti del positivo riguardano tutto il corpo docenti che ha avuto rapporti con tutti i bambini delle classi, e quindi noi genitori avremmo dovuto sapere della situazione tanto da monitorare i nostri figli in queste due settimane oppure chi sta gestendo questa situazione lo sta facendo in maniera un po’ troppo lèggera.

I nostri bambini entrano a scuola e noi genitori siamo consapevoli, o dovremmo esserlo, che sia un ambiente nel Quale sono tutelati e protetti ma questa situazione dimostra come non lo sia.

In attesa di un riscontro da parte della procura, da me coinvolta ieri, chiedo il parere dagli organi di stampa locali.

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