ROMANO: BASTA CON GLI SCONTRI TRA CETO POLITICO, CONTRO LA DERIVA POPULISTA SERVE UNITÀ POLITICA E PROGRAMMATICA

Ecco la nota di Pino Romano:

A ben vedere i risultati delle forze politiche di centrosinistra alle ultime elezioni regionali, sta crescendo la consapevolezza di un campo aperto che miri al superamento di tensioni e personalismi e al dialogo con il civismo diffuso sul territorio. Lo ha capito anche il Pd, che abbandonato (si spera definitivamente) il violento concetto di rottamazione, frutto anch’esso malato di un populismo che voleva parlare alla pancia del Paese, domenica si aprirà alla partecipazione democratica per l’individuazione di un segretario nazionale in grado di invertire la tendenza negativa degli ultimi anni. Appare dunque naturale e obbligato sperare in una grande affermazione di Nicola Zingaretti, unico leader in grado di unire e riconciliare l’arcipelago vasto delle sinistre e non solo.

Se poi questo congresso aiuterà anche la Puglia, lo vedremo. Per naturale attitudine al confronto di idee ho partecipato anch’io all’incontro di associazioni e movimenti di sinistra riunitisi in Fiera a Bari sabato scorso.

Nei vari interventi che si sono alternati, oltre ad un linguaggio di indiscusso valore, ho ritrovato temi e approcci che rappresentano il cartello ideologico della sinistra da oltre 50 anni. Mezzogiorno, legalità , agricoltura, ambiente, sono oggettivamente temi e argomenti ai quali occorre dare maggiore azione e concretezza.

Ma parlarne oggi è sufficiente ad affrancarsi da responsabilità passate? Ci si può permettere di dire, come pure è stato fatto in quella assemblea, “basta con la richiesta di unità a tutti i costi”?. Questo atteggiamento mi riporta alla mente il distinguo che si faceva alla fine del secolo scorso da una sinistra identitaria che era parte del governo (Prodi) ma contestualmente gli manifestava contro non disdegnando la piazza. Ricordo gli interventi di Bertinotti in aula alla Camera e la caduta di Prodi; per gravi responsabilità di quella parte della sinistra, il Paese fece i conti con il berlusconismo.

Oggi la situazione è ancora più grave. Più di ieri è a rischio la tenuta democratica delle istituzioni, subordinate all’arroganza e alla facile demagogia protezionista incarnata nel “salvini pensiero”.

Pensare che l’onda d’urto nazionale escluda la Puglia è illusorio. Porre distinguo nel fronte progressista è suicida. Per attuare dunque uno scatto in avanti occorre ricercare l’unità ad ogni costo, superando lo scontro tra ceto politico e rilanciando obiettivi chiari di governo. Questa ricerca vale tanto per il Presidente Emiliano quanto per chi lo contesta.

Evoluzione naturale di questo confronto potranno essere le primarie, di coalizione e di programma, utili in presenza di più candidati a sancire un patto di Governo con i pugliesi. Abbiamo tutti bisogno di una rilegittimazione agli occhi degli elettori, ne ha bisogno la politica ed i suoi principali protagonisti, e le primarie, quelle vere, rimangono in assoluto l’unico strumento possibile di partecipazione democratica.

Pino Romano – Presidente Commissione Sanità della Regione Puglia

 

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