ROMANO – LETTERA APERTA AL PRESIDENTE EMILIANO ED ALL’ASSESSORE BORRACCINO: MENO FORMALISMI E PIU’ LIQUIDITA’ PER LE IMPRESE!

A detta di tutti, l’unico modo efficace per agevolare la ripresa delle attività produttive, in attesa che le misure poste in essere dal Governo producano i loro effetti, è quello di immettere liquidità nel sistema economico.

Questo è l’imperativo che deve guidare quanti elargiscono sovvenzioni pubbliche a qualsiasi titolo, tanto più che i meccanismi messi in piedi dal Governo con la garanzia di Cassa Depositi e Prestiti e SACE rischiano di essere inefficaci per le pastoie del sistema bancario.

E giunto, quindi, il momento di mettere da parte i formalismi e gli ostacoli che spesso frappongono coloro i quali gestiscono le misure agevolative a favore delle imprese.

So bene, caro Presidente, quanto ti stai spendendo su questi temi, ma occorre un tuo ulteriore intervento in un momento così delicato.

La Puglia è una delle Regioni che ha già annunciato di voler incrementare le risorse per agevolare gli investimenti e garantire liquidità al sistema produttivo.

Sono stati stanziati allo scopo centinaia di milioni di euro.

Ma questo sforzo sarebbe vanificato se l’erogazione dei finanziamenti dovesse continuare ad essere condizionata dalla produzione di documenti assolutamente non necessari.

Una delle misure che più hanno incontrato il favore degli imprenditori è quella prevista dal Titolo II con cui la Regione riconosce dei contributi a fondo perduto, parte in conto capitale e parte in conto interessi, a fronte di investimenti effettuati da micro, piccole e medie imprese mediante il ricorso al sistema creditizio.

Non si comprende, allora, perché per erogare questi finanziamenti vengono spesso richieste integrazioni documentali assolutamente risibili a fronte di investimenti già effettuati e rendicontati!

La produzione delle fatture di acquisto, dei titoli di spesa e degli estratti conto da cui risulta l’avvenuto pagamento degli investimenti effettuati dovrebbero essere gli unici elementi da porre a base per la liquidazione del contributo, consentendo il ricorso alla autocertificazione per tutti gli altri aspetti e riservandosi semmai in un secondo momento la facoltà di richiedere documentazione integrativa e di effettuare i necessari controlli.

Ad oggi così non si è operato con la conseguenza che decine di milioni di euro già disponibili rimangono inutilizzati nelle casse della Regione Puglia pur in un momento di così grande sofferenza per le imprese.

Anche per le sovvenzioni che la Regione Puglia eroga direttamente attraverso i bandi NIDI e MICROCREDITO vanno introdotte modifiche.

Intanto estendendo di ulteriori sei mesi la sospensione del pagamento delle rate di mutuo.

E poi allargando la platea dei beneficiari anche ai commercianti, tra le categorie più colpite dalla pandemia da coronavirus, eliminando nella misura Microcredito qualsiasi riferimento alla data di inizio di attività ed al fatturato conseguiti nell’anno precedente o, peggio, limitandosi ad agevolare aziende che abbiano certificato la perdita subita, come invece previsto nelle misure del Governo.

Confido molto, pertanto, sul recepimento delle proposte avanzate nel tavolo di concertazione con il partenariato sociale. Ritengo, inoltre, che sia opportuno sensibilizzare  i vertici di Puglia Sviluppo, società incaricata dalla Regione per gestire le agevolazioni, per eliminare ogni ostacolo burocratico e dare respiro al mondo produttivo che ha scelto di investire per ammodernare od ampliare la proprie attività e che oggi si trova ad essere fortemente penalizzato dal ritardo con cui vengono erogate risorse da tempo disponibili.

Pino Romano – Presidente Commissione Sanità della Regione Puglia

 

 

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