ROTARY CLUB BRINDISI. “LA NOTTE SANTA: FESTA DEI SEGNI, DEI CANTI, DELLA POESIA E DELLA FANTASIA POPOLARE”


Presso il Grande Hotel Internazionale, Brindisi, si è tenuto un interessante evento, organizzato dal Rotary Club Brindisi, sul tema:”La Notte Santa: Festa dei segni, dei canti, della poesia e della fantasia popolare”. Ha relazionato sull’argomento il prof. Antonio Mario Caputo, storico della sezione di Brindisi della Società di Storia Patria per la Puglia. Il Natale è ormai alle porte ed è molto coinvolgente ricordare tanti racconti del passato, riscoprire il vero senso di questa festa con informazioni riguardanti il periodo più importante dell’anno. Tante sono le tradizioni che sono state approfondite durante l’incontro. Ampiamente focalizzate le composizioni brindisine dei nostri poeti locali, soprattutto dialettali, che evidenziano un grande amore per la propria terra. Il dialetto di ogni popolazione costituisce un patrimonio importante da preservare a tutti i costi. È stata declamata una poesia del compianto Ennio Masiello, uno dei più prolifici poeti dialettali brindisini. Molto interessante, inoltre, scoprire che anche Il grande Pier Paolo Pasolini era rimasto colpito ed attratto dal nostro dialetto. La tradizione del Natale ha sempre ispirato autori importanti che hanno dedicato a questa importante festività racconti, componimenti di vario tipo e molte poesie. Il grande Alessandro Manzoni compose “Il Natale”, il terzo degli Inni Sacri, tra luglio e settembre del 1813. Gli Inni Sacri sono le espressioni della fede ritrovata del Manzoni. Due poesie, “Buon Natale” e ” Natale 1989″, sono state dedicate al Natale da Alda Merini, una delle poetesse più note della letteratura contemporanea. Non sono mancate, inoltre, le notizie riguardanti le tradizioni culinarie natalizie del nostro territorio. Le famose “cartellate”, dolce natalizio per eccellenza che, nella mitologia popolare, vogliono simboleggiare le fasce in cui era avvolto Gesù. Le “pettole”, di solito preparate la vigilia di Natale, che rappresentano il guanciale su cui venne posto Il Bambinello. I pranzi natalizi del nostro territorio sono infiniti, con tante portate, un modo per stare insieme ed apprezzare Il calore della famiglia. Anche fare il presepe è importante perché il presepe è “la preghiera più viva e autentica del Natale”. Un incontro molto interessante anche perché è tanta la voglia di festeggiare, di stare insieme e cercare di dimenticare il brutto periodo che abbiamo vissuto a causa della pandemia. Anna Consales

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