RUBANO UN’AUTO, MA LA POLIZIA DI STATO LA RITROVA DOPO APPENA MEZZORA

Massiccia l’attività dinamica di controllo del territorio da parte della Polizia Stato del Capoluogo: un dispositivo che risulta peraltro dispiegato da qualche tempo, in quanto i reati predatori e soprattutto i furti di veicoli sono al centro degli sforzi preventivo-repressivi attuati dal Questore di Brindisi Dr. Ferdinando Rossi.

Il fenomeno, tra l’altro, ha comportato l’avvio di mirate azioni della Squadra Mobile brindisina, finalizzate ad individuare i responsabili di tali delitti, ma soprattutto i ricettatori dei mezzi asportati.

Negli ultimi mesi, infatti, numerosi sono stati i nascondigli di auto e moto rubate individuati dagli investigatori della Polizia di Stato ed ove erano riposti mezzi anche in attesa – forse – di essere utilizzati in più gravi azioni delittuose o smontati e/o ricondizionati per una loro nuova alienazione a terzi interessati. Oltre alle auto ed alle moto, come si rammenterà, nelle precedenti occasioni, dagli investigatori della Squadra Mobile venivano anche trovate chiavi adulterine, centraline elettroniche, motori e pezzi di auto rubate.

Su questa positiva scia si colloca un episodio di qualche giorno fa.

 

Infatti, nella mattinata dello scorso 18 giugno, nel Quartiere cittadino “Santa Chiara”, un utente della strada avvicinava gli operatori dell’Unità Falchi della Squadra Mobile che stavano pattugliando la zona.

Non trovava più la sua Giulietta, l’avevano rubata poco prima.

I Falchi si mettevano subito in moto e, nemmeno mezz’ora dopo, ritrovavano la macchina asportata nel Quartiere Sant’Elia: era parcheggiata tra le altre, per dissimularne la presenza, in una strada chiusa.

Dopo i necessari accertamenti e rilievi, il mezzo rinvenuto veniva restituito al legittimo proprietario.

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