SALUTE A RISCHIO – DICHIARATO LO STATO DI EMERGENZA PER IL PRONTO SOCCORSO!

L’anno 2022 si chiude con una situazione ad alto rischio per la salute dei cittadini della provincia di Brindisi. La Regione Puglia ha accolto la richiesta del direttore generale dell’Azienda Sanitaria di Brindisi e quindi ha ufficializzato la dichiarazione dello stato di emergenza. Il che significa, tanto per intenderci, che i dirigenti sanitari brindisini saranno autorizzati ad applicare delle deroghe per coprire il servizio con medici con specializzazioni né affini, né equipollenti, con medici senza specializzazioni e con medici in extramoenia che si rendano disponibili.

Il che, tradotto in parole comprensibili, significa che chi avrà la sventura di finire su una barella del pronto soccorso potrebbe essere visitato – ovviamente dopo le ore necessarie perché si arrivi al suo turno – da un medico che non ha alcuna conoscenza di ciò che è necessario fare in situazioni di piena emergenza. Un fatto gravissimo che mette a repentaglio la salute dei cittadini della provincia di Brindisi. Quanto sta accadendo in questa provincia, peraltro, rappresenta il primo esempio di dichiarazione dello stato di emergenza e quindi costituirà un pericoloso precedente anche per altri territori della Puglia che vivono situazioni gravi, anche se non come quella di Brindisi.

A denunciare quanto stava per accadere ci aveva pensato da tempo fa l’Ordine dei Medici della provincia di Brindisi che aveva posto l’accento, coinvolgendo anche investigatori ed autorità giudiziarie, sull’assurdità del ricorso a medici privi dei necessari requisiti, evidenziando che tutto questo avviene senza aver informato i cittadini del rischio a cui vanno incontro nel momento in cui si affidano a tale personale sanitario.

Tutto questo, peraltro, nell’ospedale Perrino va ad aggiungersi ad una serie di problemi strutturali che non consentono la piena operatività di più di qualche divisione, con le conseguenze che si possono facilmente immaginare.

Insomma, la carenza di personale medico e quella inammissibile di posti-letto rispetto al fabbisogno reale trasformano quella di Brindisi nella provincia-Cenerentola di Puglia anche in campo sanitario. Una penalizzazione che davvero i brindisini non meritano.

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