A seguito dei nuovi indagati relativamente al Fallimento di Fiscalita’ Locale , scambio di voti , corruzione e peculato del Comune di San Pietro Vernotico , cominciano a delinearsi le posizioni di alcuni indagati. Tra i quindici indagati vi e’ la posizione dell’ex Sindaco Maurizio Renna. Il Tribunale del Riesame di Lecce, a cui si e’ rivolto tramite il suo legale Manfreda Massimo , ha ritenuto insussistenti le esigenze cautelari inizialmente stabilite dal gip.
L’ex Sindaco Renna, come è noto, viene chiamato in causa per bancarotta fraudolenta relativa al fallimento di Fiscalita’ locale e corruzione relativa a due procedimenti di affidamento per un totale di euro 6.101,00 compreso iva . Andando per ordine e per chiarire le posizioni, attenendosi scrupolosamente ai documenti e alle intercettazioni riportati nel capo di accusa e’ bene evidenziare che l’ex Sindaco Renna viene nominato Sindaco il 01/06/2015, cioe’ dopo tre giorni che la societa’ Fiscalita’ Locale viene messa in liquidazione dall’allora Sindaco Rizzo . Liquidazione di Fiscalita’ locale senza l’approvazione del bilancio 2014 e senza nessun atto di giunta o consiglio comunale che spiegasse i motivi per cui Fiscalita’ Locale era stata messa in liquidazione . Bilancio che veniva approvato dal Sindaco Renna il 05/08/2015 su predisposizione del commercialista di Fiscalita’ Locale nominato dall’Assemblea dei soci di Fiscalita’ Locale durante l’amministrazione Rizzo , per cui Renna viene chiamato in causa per aver messo delle poste in bilancio non vere . A pag. 121 dell’ordinanza viene riportato quanto segue : Renna Maurizio avrebbe fatto appostare nell’attivo patrimoniale dell’anno 2014 – LAVORI IN CORSO DI ESECUZIONE – la Guardia di Finanza continua e dice “ a onor del vero , tale escamotage contabile , e’ stato adottato precedentemente proprio da Rizzo nel bilancio 2012 “ .
In data 30 novembre 2015 con deliberazione di Consiglio Comunale n. 28 l’amministrazione Renna procedeva solo dopo quattro mesi dal suo insediamento a internalizzare i servizi di Fiscalita’ Locale passandoli di fatto al Comune cioe’ chiudendo definitivamente gli uffici di Fiscalita’ Locale . Nel frattempo i dipendenti di Fiscalita’ Locale avevano rassegnato le dimissioni .
Con delibera di Giunta Comunale nr. 202 del 16 dicembre 2015 l’amministrazione Renna istituiva l’Area 8 “ Tributi Fiscalita’ Locale “ individuando la Dott.ssa Meo quale Responsabile dell’area .
In data 22 gennaio 2016 con delibera di Giunta Comunale n. 7 l’amministrazione Renna dava ulteriori indirizzi per la gestione dei tributi e attivava ogni azione utile a difendere e tutelare le ragioni dell’ente nei confronti di Fiscalita’ Locale che attraverso una nota fatta in data 17/11/2015 dal liquidatore aveva dichiarato di non essere in grado di svolgere qualsivoglia attivita’ .
Il 28 gennaio 2016 solo dopo cinque mesi dall’insediamento della amministrazione Renna con nota prot. nr. 1884 venivano chiusi da parte del liquidatore quasi totalmente i conti correnti intestati a Fiscalita’ Locale .
In data 23 febbraio 2016 con deliberazione di Giunta comunale nr. 27 l’amministrazione Renna disponeva di promuovere ogni azione giudiziaria ritenuta idonea nei confronti di Fiscalita’ locale in liquidazione conferendo l’incarico all’Avvocato del Comune di San Pietro Vernotico . In buona sostanza l’ex Sindaco Renna nel giro di sette mesi internalizza i servizi , crea all’interno del Comune di San Pietro un’area apposita affinche’ non andassero prescritti i tributi in scadenza, nomina un responsabile d’area e addirittura con delibera di giunta comunale da’ l’incarico all’Avvocato del Comune affinche’ intervenga nei confronti di coloro che hanno arrecato danno all’ente , in buona sostanza fa’ quello che per anni avrebbero dovuto fare i suoi predecessori e che di fatto non fanno . A dicembre 2016 il Liquidatore di Fiscalita’ Locale fa istanza di fallimento della stessa .
Inoltre, i due episodi per cui l’ex Sindaco e’ chiamato in causa per corruzione riguardano un affidamento di euro 951,60 + iva come riportato dalle intercettazioni telefoniche trascritte a pag . 151 dell’ordinanza e che riguardano la sostituzione di un bidone dell’acqua all’interno del cimitero . In suddetto affidamento vi e’ una intercettazione telefonica tra l’Architetto del Comune e l’allora Responsabile della gestione del cimitero il quale evidenzia a prima mattina la presenza della rottura del bidone dell’acqua con mancanza della stessa . L’architetto vista l’urgenza e l’importo al di sotto dei mille euro da mandato diretto al Responsabile affinche’ venisse ripristinato il servizio con la sostituzione di tutte le parti danneggiate . L’ex Sindaco Renna pur non comparendo nella intercettazione telefonica viene ritenuto responsabile in quanto amico dell’Architetto e amico del Responsabile della societa’ che gestisce il cimitero .
L’altro episodio per cui sempre l’ex Sindaco Renna viene chiamato in causa e’ l’affidamento di euro 4.050,00 piu’ iva per lo sfalcio d’erba a Campo di Mare . All’ ex Sindaco Renna sempre come riportato a pag. 148 dell’ordinanza gli viene attribuito il reato di corruzione per un importo di euro 500,00 da riconoscere ad un’impresa che avrebbe dovuto eseguire lavori di ripristino dell’impianto di irrigazione e sfalcio d’erba sul lungomare di Campo di Mare . Dalle intercettazione non compare che l’ex Sindaco Renna indichi ne’ l’importo , ne’ il nominativo a cui affidare i lavori per 500,00 euro .L’ex Sindaco Renna per le questioni su menzionate viene tratto agli arresti domiciliari insieme all’attuale Sindaco Rizzo e il Presidente di Fiscalita’ Locale Conte . Dopo ventuno giorni l’Avvocato Manfreda Massimo si rivolge al Tribunale del Riesame chiedendo che il procedimento venga annullato e revocati gli arresti domiciliari. Con ordinanza del tribunale del Riesame del 25/06/2019 viene annullato il procedimento relativo agli arresti domiciliari. In buona sostanza il Tribunale del Riesame di Lecce sentenzia che non vi erano le condizioni per porre agli arresti domiciliari l’ex Sindaco Renna .
