Ecco la lettera dei genitori della scuola “De Simone” di San Pietro Vernotico:
Replichiamo ai commenti resi dalla Dirigente Scolastica e riportati nell’articolo pubblicato in data 23 5 17 dal
Quotidiano rilevando quanto segue e contestando con forza la decisione dalla predetta assunta circa la
trasformazione delle classi da omogenee in eterogenee.
Nel nostro caso non si puo’ assolutamente parlare di classi eterogenee: l’anno prossimo ci saranno solo i
nostri figli di anni 4 ed i nuovi iscritti di 2/3 anni.Da tanto deriva che ogni presunto beneficio della
eterogeneità non esistera’ per i nostri figli : saranno sicuramente per circa due mesi e più spettatori dei
pianti ovviamente dei più piccoli che dovranno inserirsi nella scuola dell’infanzia. Si annoieranno e basta.
Non solo! La Dirigente Scolastica Dott.ssa Chirizzi, durante una riunione tenutasi sull’argomento, del tutto
sommaria e senza specifici chiarimenti, ci assicuro’che prima di adottare ogni decisione,ci avrebbe
convocato nuovamente al fine di fornirci i criteri e le modalità di detta trasformazione: ad oggi non vi è stata
alcuna riunione e dai commenti della dirigente trapela una decisione già assunta.
Ad oggi non sappiamo nulla di quanto accadrà l’anno prossimo ai nostri figli.
Non siamo mamme ansiose o genitori chioccia : siamo utenti dell’amministrazione scolastica che hanno il
diritto di conoscere anzitempo le decisioni che subiranno i nostri figli poiché è inaccettabile pretendere di
abbassare il capo ad ogni ordine ricevuto.
I cambiamenti tanto declamati dalla Dirigente servono solo a giustificare una decisione presa solo per
mantenere fede ad una promessa fatta al plesso “De Gasperi”: questa è la verità.
Rispettiamo il ruolo della dirigente ma vogliamo anche rispetto per il nostro ruolo, auspicando che detta
trasformazione non si attui dovendo, in difetto, resistere con ogni lecito mezzo a nostra disposizione.
Speriamo altresì di non trovare cambiamenti anche con le maestre le quali, ci aspettiamo come logica
didattica vuole, restino alla guida dei nostri figli e non diventino strumento di ripicca.
Ad ogni buon conto siamo disponibili ad un incontro al fine di confrontarci serenamente per il bene dei
nostri figli.