SAN PIETRO VERNOTICO: PD REPLICA ALLA CONSIGLIERA 5 STELLE

Di seguito la replica del PD alla nota della Consigliera 5stelle, Nobile.

“Conosciamo i metodi dei 5stelle e i loro bassi tentativi di approfittare di singole vicende giudiziarie per screditare senza distinzioni tutti, destra, sinistra, ed i loro dirigenti e militanti, per provare a porsi come unica alternativa possibile.
Vogliamo, però, segnalare alla loro attenzione un fatto politico che nei loro sproloqui alla cittadinanza tendono, intenzionalmente, a rimuovere.
Ossia il fatto che l’amministrazione Renna, pur originata dal PD, fu messa in crisi e dimissionata, proprio da una parte di dirigenti e consiglieri del Partito Democratico che la ritennero non adeguata e sbagliata, nel merito e nel metodo, al punto da interromperne il corso. Questo fatto, così incontrovertibile ed importante dovrebbe quanto meno essere ricordato ogni qual volta, da più parti, e non ultimo nella nota della consigliera, si fa riferiremento a quell’esperienza amministrativa ed alle vicende giudiziarie che hanno riguardato alcuni dei suoi protagonisti, tra cui il Sindaco. Esperienza durata, peraltro, soltanto due anni.
Vale la pena di ricordare, infatti, che a seguito di quei fatti vi fu un lungo periodo di commissariamento del nostro partito e si cristallizzò la sua definitiva spaccatura. Da un lato coloro che avevano difeso sino all’ultimo l’esperienza Renna lasciarono il PD per confluire in Art.1, al seguito del consigliere Pino Romano, e si ripresentarono alle elezioni amministrative nella lista guidata da Cursi. Dall’altro il gruppo che aveva contestato l’azione di Renna diede vita al nuovo circolo del Partito Democratico, oggi attivo. Questa la storia ed i fatti.
Tuttavia, se la consigliera dovesse insistere nel voler guardare al passato, non potremmo non ricordarle come, al di là dei simboli dietro cui ora si nascondono, la maggior parte dei militanti e dirigenti dei 5stelle sampietrani, dal 2010 al 2015 (gli anni in cui secondo i giudici si produceva la bancarotta della società di Fiscalità locale), furono tra i più accaniti e strombazzanti sponsor ufficiali di Rizzo e della sua amministrazione. Non sa, la Sig.ra Nobile, che i 5stelle sampietrani sono da sempre stati la seconda gamba di Rizzo e delle sue giunte? Non sa che in ogni tornata amministrativa la scarsa competitività dei candidati sindaco a 5stelle è stata determinata dal fatto che molti 5stelle, in realtà, preferivano sostenere Rizzo anzichè i candidati grillini?
E non ha mai dato un’occhiata, in questi anni, anche per sbaglio, alla pagina Facebook SPQV, gestita dal “dirigente” 5stelle, per rintracciare i continui endorcement al sindaco Rizzo? E non ricorda la liaison politica tra il Sindaco Rizzo e Barbara Lezzi sul Tap andata in scena qui a San Pietro, quando i grillini si spellavano le mani alle parole dell’allora sindaco Rizzo?
Inutile, quindi, adesso provare a vestire i panni delle verginelle. I 5stelle di San Pietro Vernotico, al di là del simbolo di cui si fanno scudo, sono stati politicamente parte integrante dei sostenitori di Rizzo negli anni passati e pertanto in nessun modo sono oggi nelle condizioni di dare lezioni ad alcuno. Tantomeno al PD. Unica forza politica ad aver dimostrato il coraggio di saper mettere fine anche ad un’esperienza amministrativa della propria parte, se giudicata non all’altezza e di voltare pagina nell’interesse del paese. E questo senza bisogno di attendere o utilizzare strumentalmente le indagini della magistratura per delegittimare le persone alle quali auguriamo, senza distinzione, di risolvere quanto prima tutti i problemi con la giustizia.
Per concludere, siamo lieti che ora i manettari per eccellenza, ossia i 5stelle, siano stati fulminati sulla via del garantismo. Ma noi non abbocchiamo. L’incoerenza e l’ipocrisia con cui trattano questa materia è sotto gli occhi di tutti: quando i problemi riguardano propri eletti o propri alleati si offre piena garanzia, se riguardano, invece, avversari politici basta un sospetto per infangare e demolire la reputazione delle persone.
Noi non ci stiamo ed anche in consiglio comunale ribadiamo la nostra piena autonomia nel valutare l’opportunità o meno di sottoscrivere atti comuni, come nel caso della mozione di sfiducia. Mozione che, presentata in assenza di un preliminare confronto e, soprattutto, di un numero sufficiente di firme persino per essere portata alla discussione in aula consiliare, sarebbe stata unicamente un buco nell’acqua, se non proprio un boomerang!
Per concludere, il PD ribadisce la sua completa disponibilità al dialogo con le opposizioni, a patto che non si pretenda di insultarlo al mattino e di chiederne il supporto alla sera, perché questa, più che un’azione collettiva e costruttiva ci appare una politica sgangherata e schizofrenica, votata solo alla ricerca di una sterile visibilità. E dalla quale ci sentiamo distanti.”

Il PD di San Pietro Vernotico

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