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Sanità – Caroli (Fdi): “L’accreditamento del reparto di rianimazione di Francavilla sa di spot elettorale”

SANITÀ, CAROLI (FDI): L’ACCREDITAMENTO DEL REPARTO DI RIANIMAZIONE DI FRANCAVILLA FONTANA SA DI SPOT ELETTORALE A USO E CONSUMO DI QUALCHE POLITICO BRINDISINO

“La ASL BR ha oggi comunicato ufficialmente all’ospedale Camberlingo e al sindaco Antonello Denuzzo di Francavilla Fontana, l’immediata esecutività all’apertura del Reparto di Terapia intensiva e Rianimazione, da anni completato dopo lavori e dotazione di nuovi macchinari e mai entrato in funzione. Una bella notizia? Macché! Siamo di fronte a un atto dirigenziale di accreditamento chiaramente dal sapore elettorale, ma che sa anche di beffa visto che non basta accreditarlo sulla carta se poi mancano medici e radiologi per farlo funzionale, ma non ci vuole un mago per prevedere che rimarrà chiuso visto che al momento vi è solo la presenza di poco più di una decina di infermieri.

“A giugno scorso, durante un’audizione da me richiesta per avere informazioni proprio sull’accreditamento la ASL BR assunse l’impegno che sarebbero state avviate  le procedure di reclutamento che, comunque non sarebbero state sufficienti, per questo si stavano pensando soluzioni alternative come la stipula di convenzioni con le ASL di Taranto e Bari per riuscire a garantire in modo continuativo il servizio dei radiologi e medici rianimatori. Con l’accreditamento di oggi tutti questi problemi sono stati risolti? E guarda caso a poco più di tre settimane dal voto delle Regionali… ecco perché il mio timore è che sia l’ennesimo spot elettorale a misura per qualche candidato consigliere del territorio.

“Agli inizi di agosto scorso, infine,  avevo voluto incontrare i primari e gli altri operatori sanitari della struttura per comprendere in quali condizioni stessero lavorando. Dopo l’incontro ebbi chiara la sensazione che vi era un’aria di smobilitazione e di depauperamento dei servizi sanitari offerti, tant’è che a margine dell’incontro mi assunsi la responsabilità di affermare che vi era, da qui a qualche anno, il serio rischio di chiusura. Del resto per quanto riguarda Ginecologia e Centro nascite la situazione è già di totale inattività per quanto riguarda le degenze per la mancanza di medici, senza contare i problemi legati alle sala parto che dovrebbero essere riallocate al piano superiore con il blocco operatorio.”

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