Scintille durante l’incontro al Mercato del Lavoro tra sindacati e società Santa Teresa, la Multiservizi della Provincia di Brindisi, convocato per dare risposte, si sperava positive, ai 130 lavoratori a rischio licenziamento. La società, infatti, non intende bloccare, così come chiedeva il sindacato unitario, la procedura di mobilità in scadenza oggi, in attesa di sviluppi e notizie dalla Regione Puglia. Ciò vuol dire che da domani scatterebbe il preavviso di licenziamento di
60-120 giorni, a seconda del livello e dell’anzianità di servizio, con tante famiglie nel baratro, molte delle quali monoreddito. Per tutta risposta, tutte le sigle sindacali, contrariate, si sono alzate dal tavolo, non accettando tale situazione, per recarsi dal Prefetto Vardé, con l‘obiettivo di capire i motivi di questo cambio di rotta rispetto alle riunioni precedenti. Lo stesso Vardé, nei giorni scorsi, si era fatto promotore di vari incontri allo scopo di trovare una soluzione per questi lavoratori. Secondo gli stessi sindacati, la decisione della società di non prorogare la mobilità, ma usiamo il condizionale, sarebbe scaturita ieri, in un incontro tra Provincia e società. I sindacati sono stati ricevuti dalla dott.ssa Cicoria, in quanto il Prefetto, che comunque é stato informato di tutto, era occupato in altro incontro istituzionale. In sostanza, da domani ogni giorni è buono, in questo caso cattivo, per inviare ai lavoratori le famose lettere di ben servito, con buona pace di alcuni e sconforto per molti. La Santa Teresa, perà, ha comunicato che, pur con il countdown dei licenziamenti é già avviato, le lettere non partiranno prima del 5 ottobre, in attesa dell’esito degli incontri di questi giorni, a Bari venerdì prossimo, e in Prefettura martedì 27. I sindacati potrebbero riprendere il confronto, ma sono pronti anche a mettere in piedi una forte azione di protesta.