SANTA TERESA: LA REGIONE “BACCHETTA” LA PROVINCIA

Santa Teresa: la Regione “bacchetta” la Provincia. L’Ente e la società costretti a rivedere il piano industriale

Era Inevitabile. E’ guerra tra i lavoratori, con la complicità della Provincia. Molti dei lavoratori della Santa Teresa, attualmente in Cassa Integrazione e senza stipendio, infatti, resterebbero a casa e senza alcuna prospettiva di reintegro. I loro ruoli, in sostanza, non sono stati previsti dagli atti di affidamento dei servizi alla Santa Teresa a firma dei dirigenti Fernanda Prete, Pasquale Epifani, Pantaleo Isceri e Vito Ingletti. Questi dirigenti hanno individuato solo pochissime unità, peraltro infungibili, a cui garantire la prosecuzione del lavoro nei settori Viabilità, Patrimonio, Servizi informativi e statistici e Ragioneria. La scelta dei nomi, poi, è di competenza della Santa Teresa. Gli atti di affidamento di alcuni servizi da parte della Provincia alla Santa Teresa, che farebbero parte del nuovo piano industriale fino al 30 aprile di quest’anno, hanno scatenato la cosiddetta “guerra” tra poveri. E in due casi la figura è unica, cioè quelli restano. Sicuramente saranno i più bravi ad essere scelti, non abbiamo dubbi, come si conviene ad un ente pubblico. E gli altri? Poveretti, lasciati in mezzo alla strada, come cani, tra l’altro con titoli di studio ed esperienza notevoli. Ma ciò che lascia maggiormente perplessi è che non sarà possibile applicare la rotazione del personale, come invece sancito da normativa specifica e come da accordo sindacale sottoscritto alla presenza del Prefetto, S.E. Annunziato Vardè. E poi, la classica ciliegina sulla torta. Si tratta di un piano così incompleto che comporterebbe la perdita persino della Cassa Integrazione. Per chi, ovviamente, resta senza lavoro. Oltre il danno, quindi, una grande beffa. Da qui la richiesta della Regione, in particolare della Task force sull’emergenza lavoro, di variare qualcosa nella delibera del Consiglio provinciale. Martedì prossimo, a tal proposito, la Provincia è stata convocata dalla Regione per chiarire la vicenda. Non sono escluse azioni eclatanti da parte di chi è in mezzo alla strada, come il ricorso alle autorità competenti. Ed é chiaro che gli eventuali esclusi, quasi tutti laureati, promettono ancora battaglie legali.

 

 

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