La Provincia di Brindisi ha decretato la fine della sua partecipata “Santa Teresa spa”. E’ stato ufficializzato l’altro giorno, ma l’intenzione era già nota da tempo, almeno da agosto. Oramai, nessuno più crede nel miracolo e i 120 lavoratori sono pronti a lasciare le chiavi delle loro stanze e tutto il materiale d’ufficio o di lavoro all’esterno per l’impossibilità dell’Ente ad affidare ulteriormente i servizi finora espletati. Ultimo giorno il 31 dicembre. Non sappiamo a che può valere, infatti, l’incontro convocato per lunedì con i sindacati, a cui presenzierà il presidente della Provincia, Maurizio Bruno. Se lo stesso Bruno ha già detto su alcun organi di stampa che la Provincia non ha più denari per far continuare le attività della società in house. Neanche quelli che occorrerebbero per dare avvio alla cassa integrazione in deroga, cioè altri 3-4 mesi per permettere a questi lavoratori di accedere agli ammortizzatori sociali. Niente di niente. E non ci si è neanche preoccupati di allertare la Regione Puglia, così come chiesto dai sindacati alla Provincia nel tavolo tecnico dell’altro giorno. Insomma, della Santa Teresa e dei suoi dipendenti non se ne frega più nessuno. Alla faccia della solidarietà del periodo natalizio.
