SANTATERESA E ALBASERVICE INSIEME PER MANIFESTARE SOTTO LA SEDE DELLA REGIONE PUGLIA

I lavoratori di Santa Teresa di Brindisi e Albaservice di Lecce, tutte e due società in house delle rispettive province, con il sostegno del Sindacato Cobas di Lecce e Brindisi, organizzano un corteo per le strade di Bari Giovedì 5 Aprile con partenza alle ore 9,00 da angolo stramurale Capruzzi –via Amendola e arrivo per le 10,00 previsto alla sede del Consiglio Regionale sempre sulla stramurale Capruzzi .
I lavoratori giunti al Consiglio Regionale chiederanno una riunione con il Presidente Emiliano , che sarà lì per partecipare ai lavori dello stesso Consiglio , al quale rivolgeranno un appello rivolto a sbloccare il rinnovo della cassa integrazione in deroga ferma come decisione dal mese di Dicembre presso il Ministero dello sviluppo economico , per l’avvio di attività lavorative con fondi già destinati dalla Regione , il ricorso al fondo straordinario della Regione che funziona come un prestito alla provincia di Brindisi e Lecce.
Il mancato rinnovo della cassa integrazione in deroga ,la impossibilità di realizzare i corsi di formazione professionale per riqualificare il personale , degli esigui ed insufficienti soldini del Governo che dovevano arrivare a Gennaio non se ne vede ancora neanche l’ombra, investimenti regionali a favore delle province ancora bloccati , forniscono un quadro desolante della situazione in cui ci troviamo .
La situazione rischia di incartarsi e si rischia veramente il fallimento delle due società in house delle province di Lecce e Brindisi.
Andiamo a Bari Giovedì 5 Aprile nella speranza di ricevere quel sostegno necessario da parte della Regione Puglia che può salvare il futuro di 250 famiglie .
Le quali versano in una situazione paradossale in quanto la stessa Regione ha i fondi da destinare per il rinnovo della cassa integrazione, autorizzazione che non arriva dal Ministero a causa di una interpretazione restrittiva di un emendamento della legge finanziaria ottenuto con la protesta nei mesi scorsi dei lavoratori di Brindisi e Lecce.
Questa situazione deve essere sbloccata perché il buco economico che si sta producendo è enorme , con il rischio di chiudere veramente .

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