Continuano le ” chiacchierate” con don Andrea Giampietro, pro- rettore del Seminario Arcivescovile di Brindisi- Ostuni e Segretario dell’ Arcivescovo Sua Eccellenza Domenico Caliandro. Oggi, la vita scorre troppo in fretta e non si ha più tempo per approfondire niente. Spesso, c’ è molta superficialità e poca attenzione al vero significato delle varie festività. Don Andrea mi accompagnerà in questo percorso fatto di domande, chiarimenti, curiosità relative ai temi religiosi. Siamo già alla seconda settimana dell’ Avvento, ma, oltre a sapere che viene accesa la seconda candela, ci chiediamo, veramente, cos’ è l’ Avvento?
Don Andrea ce lo spiega così : ” Il tempo dell’ Avvento è, forse, oggi, un po’ bistrattato, mentre la Quaresima viene più sentita, perché legata ai Riti, le Via Crucis, il tempo penitenziale. Poi, al Sud, ci sono molte più tradizioni che si conservano durante la Quaresima, che portano alla Pasqua, alla Settimana Santa” . Perché è un tempo bistrattato? Don Andrea: ” Per quanto riguarda il Natale, e più precisamente l’ Avvento, un po’ perché è più breve, un po’ perché condito ormai di tutti i preparativi delle feste, si è un po’ persa, forse, la sua origine, il suo significato. L’ origine di questo tempo dell’ anno liturgico è antica, perché nasce nel quarto secolo e si attesta, per la prima volta, in Spagna e nella Gallia. Aveva una finalità penitenziale, che era propedeutica ad una grande festa, che non era il Natale, ma l’ Epifania” . Perché l’ Epifania è così importante? Don Andrea: ” Ancora oggi, siamo abituati a dire che l’ Epifania tutte le feste porta via. Ma, l’ Epifania è la manifestazione della divinità di Gesù, Divinità che viene adorata dai Magi, non come uomo, ma come Dio. Nel giorno dell’ Epifania, venivano battezzati i bambini, come durante la Pasqua. Quindi, il tempo d’ Avvento era un tempo di grande preparazione non solo per poter celebrare degnamente i Battesimi, i momenti della comunità cristiana, ma anche per accogliere degnamente questo grande mistero del figlio di Dio. Nella metà del sesto secolo, con Gregorio Magno, ha un po’ perso quella tonalità penitenziale, anche se sono rimasti alcuni accenni” . “L’ Avvento è un invito alla Conversione, in attesa che venga il Messia, Cristo. Una delle figure che spiccano nell’ Avvento, è Giovanni Battista che dice: convertitevi per accogliere il regno di Dio, che sta venendo. Giovanni Battista fa da Ponte fra l’ antico e il nuovo Testamento. Gesù ha detto che sarebbe tornato, l’ Avvento ci fa attendere. Il cristiano si prepara a ricevere il Signore che tornerà. Dobbiamo predisporre il nostro animo e avere uno spirito di pentimento e conversione. Il Signore ci deve trovare pronti ad accoglierlo” . ” L’ Avvento è un richiamo ad avere stili di vita che dispongono l’ animo all’ umiltà, ad andare incontro all’ altro per accogliere il Signore, ad una preghiera più intensa. L’ Avvento è un’ attesa gioiosa” . Comprendere il vero significato dell’ Avvento, è stato emozionante e interessante. Anna Consales