SEQUESTRO DEI CARABINIERI FORESTALI A FASANO: 5.000 METRI CUBI DI RIFIUTI IN TERRENO AGRICOLO, UNA DENUNCIA – FOTO

I Carabinieri forestali del Nucleo investigativo (NIPAAF) di Brindisi hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro preventivo un’ area di 1750 mq, in cui sono state accumulate a più riprese grandi quantità di rifiuti, composti soprattutto da terre e rocce da scavo, e residui di asfalto, provenienti da un vicino cantiere edile in cui sono da tempo in corso lavori per la realizzazione di un sovrappasso lungo la strada provinciale n. 7, all’ intersezione con la ferrovia Bologna-Lecce, in località Torre Spaccata, in agro di Fasano.

L’ area sequestrata ricade all’ interno di un’ azienda agricola zootecnica il cui conduttore, V.C. di anni 51, è stato denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica di Brindisi, in quanto ritenuto responsabile dell’ abbandono di tali rifiuti sui terreni, da riutilizzare abusivamente in seguito, per realizzarvi dei piazzali e terrapieni.

I cumuli di rifiuti speciali (fra cui appunto il “fresato d’ asfalto”), avevano ormai raggiunto un volume di circa 5000 metri cubi. Al titolare dell’ azienda è quindi stato contestato il reato di abbandono e deposito incontrollato di rifiuti, di cui all’ art. 256, comma 2 del Codice dell’ Ambiente (decreto legislativo n. 152 del 2006). Per la specifica fattispecie, è prevista la pena dell’ ammenda fino a 26.000 euro o l’ arresto da tre mesi a un anno.

La legge 68 del 2005, poi, consente al trasgressore la possibilità di definire la pena in via amministrativa se, trattandosi di rifiuti non pericolosi, lo stesso provvede entro i tempi e modi prescritti a ripristinare lo stato iniziale dei luoghi, cioè a rimuovere i rifiuti, trasportandoli e smaltendoli secondo le disposizioni del Codice.

 

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