SETTORE WEDDING IN CRISI – OGGI SE N’E’ PARLATO IN REGIONE

La crisi del comparto del wedding ed eventi è stata oggetto di audizione in IV Commissione, presieduta da Francesco Paolicelli.
La seduta è stata convocata su richiesta del consigliere Francesco Ventola (FdI) al fine di ascoltare nel merito le posizioni degli assessori allo sviluppo economico e politiche della salute, alla presenza del presidente AssoEventi Confindustria nazionale delegato per la Puglia.
Dall’illustrazione delle motivazioni espresse dal consigliere Ventola è emerso che l’obiettivo è di mettere in campo azioni a livello regionale per permettere ai lavoratori del settore di ripartire in sicurezza, visto l’imminente avvio della nuova stagione facendosi promotori di qualsiasi soluzione utile al sostegno delle aziende in termini economici.
I dati relativi al settore sono stati relazionati dal rappresentante di AssoEventi Michele Boccardi, il quale ha evidenziato che l’economia del wedding comprende un indotto a vari cerchi concentrici e si parla di ricavi in Puglia per un miliardo di euro l’anno, per i circa 19mila matrimoni, dei quali il 10% di stranieri. Il 2020 è stato un anno devastante per il comparto del wedding, la cui crescita è stata interrotta bruscamente dalla pandemia, con cali del fatturato in Puglia pari al 95 per cento e ad oggi è ancora tutto fermo e naturalmente anche i fatturati sono pari a zero.
La forte richiesta di AssoEventi è di dare quanto prima una identità giuridica definitiva al comparto con un solo codice Ateco, perché si è visto quanto è difficile ottenere risorse e in termini di ristori e di aiuti a fondo perduto, data la moltitudine di codici relativi alle diverse aziende coinvolte nel settore wedding a vario titolo nella organizzazione di una festa nuziale: dal confezionamento di abiti da sposa e da cerimonia ai servizi video e fotografici; dalla produzione di addobbi floreali a quella enogastronomica; dalla organizzazione logistica nelle location per gli eventi nuziali e wedding planner, ai servizi musicali, di noleggio aut e altri mezzi per gli spostamenti degli sposi e degli ospiti; dai servizi di acconciatura e make-up artist specializzati alla produzione e vendita di bomboniere.
Un altro aspetto importante rilevato da AssoEventi, da cui non può prescindere la programmazione dell’organizzazione degli eventi, è quello relativo alla possibilità di integrare il protocollo sanitario per la ripartenza. A riguardo infatti è intervenuto l’assessore alla sanità Pierluigi Lopalco, il quale ha detto che è difficile dare delle prospettive sull’andamento della pandemia, ma che sarà sicuramente migliorata la situazione per l’estate prossima anche per effetto delle vaccinazioni e che quindi è disponibile ad incontrare le associazioni del settore per modificare e migliorare il piano per la ripartenza in sicurezza.
Da parte dell’assessore allo sviluppo economico Alessandro Delli Noci è pervenuta la massima disponibilità alla collaborazione con tutte le parti politiche e sociali per cercare di costruire una strategia risolutiva, nella direzione di poter dare degli aiuti alle aziende fortemente penalizzate. Si sta cercando di recuperare delle risorse da altre misure da cui risultano dei residui. Massima disponibilità è stata espressa da parte di Delli Noci anche al fine di giungere ad una forma di aggregazione dei codici Ateco ricadenti nel settore, affinché si possa dare una forma riconosciuta utile al percepimento di somme che riguardano ristori o quant’altro. A tal proposito l’assessore ha ricordato che una soluzione al problema può derivare dalla costituzione di un distretto del comparto, a cui ha già pensato la consigliera Antonella Laricchia (M5S) con una sua mozione che è all’attenzione del Consiglio regionale.
Diverse sono le possibilità che sono emerse dal dibattito sul tema, ad iniziare da quelle rappresentate dal consigliere Ventola, su cui c’è forte convergenza, che riguardano la previsione di concedere aiuti economici, sotto forma di contributi da destinare ai Comuni che dovrebbero venire incontro ai titolari di ristoranti e sale ricevimento, facendoli risparmiare il pagamento della Tari e IMU.
Alla luce dell’esigenza nata per capire quali sono stati i motivi che hanno determinato l’esclusione dalla partecipazione delle aziende del settore al bando pubblicato da PugliaPromozione nell’agosto 2020, la Commissione si aggiornerà sul punto nelle prossima seduta con l’audizione dell’Assessorato al turismo.

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