SI ALLARGA IL FRONTE DELLE ORGANIZZAZIONI LOCALI E NAZIONALI PER LA TUTELA DEI DIRITTI DEI DETENUTI NEL CPR DI RESTINCO

In occasione della tavola rotonda tenutasi presso dalla Provincia di Brindisi dal titolo “Modelli organizzativi nei luoghi di privazione della libertà – Gli effetti sociali della Giustizia”, le associazioni del costituendo Osservatorio sui luoghi di detenzione della provincia di Brindisi hanno chiesto e ottenuto di poter intervenire al tavolo dei relatori evidenziando alcune criticità e carenze riscontrate all’interno del CPR di Restinco

Nel centro di permanenza per il rimpatrio di Restinco, così come in tutti i CPR d’Italia, sono presenti cittadini stranieri non appartenenti ai Paesi UE, non in possesso di regolare permesso di soggiorno, con cittadini stranieri che hanno commesso illeciti, accomunati dall’essere destinatari  di un provvedimento di espulsione.

In attesa dell’esecuzione del provvedimento, i cittadini stranieri possono essere trattenuti nei CPR per un termine massimo di 90 gg prorogabile in alcuni casi di ulteriori 30. Queste semplici indicazioni temporali spesso non vengono rispettate essendo il margine di successo dei rimpatri molto basso e la vita dei detenuti diventa un permanere senza tempo in luoghi in cui nessuno entra, nessuno controlla, nessuna attività viene realizzata e anche i diritti minimi alla tutela della salute, all’igiene personale e degli spazi, a colloqui frequenti e riservati con i propri legali vengono rispettati.

Come rilevato dal garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale nelle relazioni relative alle visite di febbraio 2018 e giugno 2019, che evidenzia criticità anche per la mancata condivisione di una carta che espliciti le condizioni di permanenza all’interno del CPR.

Dall’ultimo evento tragico che ha visto la morte per soffocamento di un trattenuto del CPR di Restinco a seguito dell’incendio appiccato nella struttura da altri trattenuti nello scorso dicembre, più di 30 associazioni si sono mobilitate per richiedere alla Prefettura informazioni sulle condizioni di trattenimento.

Considerato e condiviso che le persone precedentemente detenute avrebbero potuto essere identificate in carcere, che sono strutture totali fuori dagli sguardi e dai controlli esterni, che hanno costi elevatissimi, che servono solo per placare le ansie securitarie ma che sono luoghi di svilimento della persona  le associazioni ritengono necessario il loro superamento.

Le associazioni intanto hanno chiesto e sollecitato alla Prefettura la visione della documentazione relativa alle ultime  visite di controllo e monitoraggio, la documentazione dei controlli ASL, i protocolli sottoscritti con la ASL, il regolamento dei diritti e dei doveri tradotto in tutte le lingue, e siamo in attesa di ricevere risposta.

Hanno chiesto inoltre di autorizzare una delegazione rappresentativa delle associazioni aderenti a fare ingresso nel CPR per poter ascoltare i trattenuti e vedere le condizioni della struttura.

La mobilitazione delle organizzazioni proseguirà utilizzando ogni mezzo previsto dalle normative vigenti  fino a che non saranno evase le richieste inoltrate e non saranno tutelati i diritti dei detenuti nel CPR di Restinco.

A conclusione dell’incontro le associazioni hanno appreso, grazie all’ultimo intervento in scaletta da parte del Garante regionale dei Diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà Piero Rossi, che questo pomeriggio si terrà al CPR di Restinco una visita non programmata per la quale si attendono aggiornamenti sullo stato della struttura e dei detenuti.

Brindisi 2 febbraio 2023

Per le associazioni:

ODV Mesagne Bene Comune-Emergency Gruppo Territoriale Provincia di Brindisi-Cobas Brindisi-ANPI Brindisi- Comunità africana Brindisi e provincia-Squola senza Confini-Penny Wirton Bari-OdV-CGIL Brindisi-Forum per cambiare l’ordine delle cose-Associazione Compagni di strada-Associazione Migrantes Brindisi-Periplo ODV-Associazione Origens ETS- Circolo ARCI Community Hub APS Brindisi- Gruppo Educhiamoci alla Pace- Digiuno di giustizia in solidarietà con i migranti-Presidio di Bari- ASGI Associazione Studi Giuridici Immigrazione- Associazione Voci della Terra- Gris Puglia- Libera Puglia- La Collettiva TransFemminista Queer Brindisi-Vito Totire per la Rete Europea per l’ecologia sociale Bologna – Associazione Salute Pubblica Brindisi- Coordinamento Provinciale Libera Brindisi- Associazione Gruppo Lavoro Rifugiati Bari- Arci Brindisi- Mai più Lager-No ai CPR- LasciateCIEntrare- CIR Consiglio Italiano per i Rifugiati- Associazione Cittadini del Mondo APS- Associazione Camera a Sud Lecce- Brindisi Bene Comune-Gruppo Educhiamoci alla Pace ODV- Le Veglie contro le morti in mare-LeA – Liberamente e Apertamente – ARCI PUGLIA.

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