Stesso schema di altre truffe: figlio o figlia in carcere perché coinvolto in un incidente stradale e richiesta di contanti come cauzione. Il truffatore ha telefonato alla signora dicendo di essere un carabiniere e gli ha intimato di pagare una somma in denaro necessaria per liberare la figlia, residente a Roma, protagonista di un sinistro stradale e che poco dopo si sarebbe presentato per la riscossione un agente assicurativo. Così quando si presenta a casa della donna il falso agente si faceva consegnare la somma di 3.800 euro in contanti.
I Carabinieri della stazione di Cisternino hanno avviato le indagini tese all’identificazione di un ignoto malfattore che ha truffato un’anziana donna del luogo.
Intanto il comando Provinciale Carabinieri richiama nuovamente l’attenzione dei cittadini sul particolare fenomeno. Qui di seguito si riportano una serie di semplici suggerimenti e consigli.
I modi per raggirare le vittime sono vari, ma tutti mirano ad ottenere somme di denaro in contanti o altri oggetti di valore.
Nella maggior parte dei casi le truffe sono realizzate tramite telefonate con le quali le vittime vengono raggirate da persone che si qualificano come avvocati o carabinieri, rappresentando situazioni spiacevoli (per lo più incidenti stradali), nelle quali sarebbero coinvolti i figli o altri stretti congiunti delle vittime stesse. dopo la conversazione telefonica, nel corso della quale viene comunicato alle vittime l’impellente necessità di pagare una somma di denaro (più o meno 5 mila euro) per evitare la carcerazione del proprio caro, si presenta un’altra persona a casa dell’anziano con il compito di ritirare il denaro o altri oggetti di valore.
È importante, per non cadere nella rete dei tanti truffatori che continuano a prendere di mira le fasce più deboli della popolazione, prestare sempre la massima attenzione e seguire i seguenti semplici consigli:
- interrompere immediatamente comunicazioni telefoniche sospette del tipo di quelle sopra descritte e richiedere subito l’intervento delle Forze di polizia;
- non aprire la porta a sconosciuti e, comunque, nei casi dubbi richiedere l’intervento di una pattuglia dei Carabinieri;
- non consegnare mai somme di denaro: nessun ente pubblico o privato manda proprio personale a domicilio per ritirare denaro;
- non fare mai riferimento al possesso di libretti postali, conti correnti, etc..
Oltre al 112, numero di emergenza unico, è possibile contattare la Stazione Carabinieri del posto di residenza.