Il Sindaco di Ostuni, Gianfranco Coppola, ha partecipato al confronto istituzionale tra il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano ed i Sindaci pugliesi che si è svolto il 12 settembre scorso a Bari presso il Centro congressi della Fiera del levante.
Di seguito l’intervento del Sindaco di Ostuni che ha posto all’assemblea i grevi danni subiti dal territorio di Ostuni a causa del nubifragio del 10 settembre scorso.
Presidente e colleghi Sindaci,
quale migliore sede per chiedere conforto in un momento di particolare gravità che ha travolto il mio territorio.
Non siamo abituati a piangerci addosso, ma ad agire e spesso, o quasi sempre, l’azione va supportata dai vari livelli istituzionali, (comuni, province, regione e governo) soprattutto per i danni subiti dall’eccezionale evento che ha colpito il mio paese, perché tale è da considerarsi per tipologia e modalità con la quale si è abbattuta .
Stamane con delibera di giunta, abbiamo chiesto al governo regionale, lo stato di calamità sul territorio di Ostuni visti i danni causati su strade provinciali, territoriali, e le varie spiagge colpite e devastate dalla forza della natura, tipo: il pontile di Rosa marina, il Pilone, e tutte le infrastrutture colpite lungo il litorale.
Parliamo di strade interrotte, scomparse, centinai di crolli di muretti a secco e canali di scolo intasati dalle varie macerie trascinate giù, che ostacolano il percorso dell’acqua e costituiscono pericolo per il prolungarsi delle piogge che attualmente si stanno manifestando lungo tutto il territorio ostunese.
Cimitero non accessibile dato il crollo della parete di recinzione, stazione ferroviaria allagata e treni bloccati per diverse ore sulla tratta BARI – LECCE.
Tutte le località turistiche, ovvero le spiagge colpite nella zona, tipo Rosa marina, il Pilone, meglio conosciuta per la vicenda della vasca di sollevamento, e tutte le altre zone interessate, Fontanelle, Villanova e Camerini.
Da una stima approssimativa, sui danni diffusi alla rete pubblica, e sulle varie infrastrutture cito ad esempio il Parco archeologico di Agnano e il parco delle dune costiere, il tutto si aggira intorno ai 50 milioni di euro, senza quantificare i danni subiti dalle segnalazioni di vari imprenditori che lavorano sul nostro territorio in ambito turistico, industriale ed agricolo, settore quest’ultimo ormai prossimo alla raccolta delle olive decisamente compromessa a causa delle difficoltà nel raggiungere i propri terreni visto le problematiche della viabilità nelle contrade.
Come dicevo in premessa tutti ci siamo già rimboccati le maniche per uscirne fuori, ma abbiamo bisogno di sentirci affiancati dalle istituzioni che sono sopra di noi, e lei Presidente, che conosce bene e so che ama Ostuni ed il suo territorio, non ci abbandoni, ed insieme alle tante battaglie che conduce per il territorio annoveri anche questa.
Ci consideriamo, se mi è concesso, simili ai nostri ulivi secolari che tanto hanno visto e sopportato sia per mano dell’uomo che per mano della natura, ma sono sempre lì fermi, incrollabili esempio di una Puglia che cresce in un meridione spesso abbandonato, discriminato e relegato nella oramai desueta ed inconsistente “questione meridionale”.
Concludo consegnandole brevi manu la delibera di giunta sulla richiesta di stato di calamità naturale, unitamente ad un progetto che vede Gallipoli, Otranto, Ostuni e Trani siglare un protocollo d’intesa per intercettare risorse sulla portualità.