SITUAZIONE POLITICA SAN PIETRO VERNOTICO – UN INTERVENTO DELL’AVV. ALESSANDRA CURSI

Ecco la nota del consigliere comunale Alessandra Cursi:

Sembra che né i Consiglieri di maggioranza né il Sindaco Rizzo si siano accorti che dalle ultime elezioni amministrative le cose sono cambiate e cioè che sono stata io (e non mio marito) a partecipare alla competizione elettorale e che sempre io rivesto oggi il ruolo di Consigliere Comunale di opposizione.
Infatti con l’ultima dichiarazione la maggioranza, non avendo elementi per attaccare me ed il mio ruolo politico, sposta l’attenzione sull’operato della passata amministrazione Renna e dei suoi protagonisti, senza rendersi conto che costoro, coinvolti a varo titolo nelle indagini penali, non ricoprono oggi cariche politiche perché hanno avuto la sensibilità di dare priorità ai loro personali problemi, piuttosto che inquinare l’azione amministrativa del dubbio di eventuali condizionamenti.
Lo stesso buon gusto non ha avuto il Sindaco Rizzo né nell’aver scelto di concorrere alla carica di Sindaco né nel rassegnare le sue dimissioni, pur sapendo che da tali scelte sarebbe scaturito un inevitabile discredito all’immagine di un paese che era già in coma, anche a causa del fallimento politico-amministrativo della gestione politico-amministrativa 2010-2015.
La maggioranza, in un ultimo sforzo autodifensivo, invoca le vicende penali che hanno potuto a vario titolo interessare alcuni componenti dell’opposizione, senza rendersi conto che la battaglia che noi dell’opposizione stiamo conducendo per ottenere le dimissioni del Sindaco solo marginalmente è legata alla richiesta del suo rinvio a giudizio e al suo precedente arresto, perché ciò che noi contestiamo al Sindaco è la sua incapacità di garantire serenità e trasparenza nella gestione della cosa pubblica.
Peraltro, a differenza di quanto è accaduto in passato:
– solo a Rizzo è stato contestato un reato gravissimo che denota, al di là dei profili penali, una sfacciata incompetenza nell’amministrare la cosa pubblica;
– risulterebbe dalla richiesta di rinvio a giudizio che Rizzo ha saputo attirare a sé la complicità del suo vice sindaco, che non ha esitato a “coprirlo” nel nascondere dati esistenti nell’hard disk del computer, con ciò mostrando una collusione tra i due che, pur volendo rimanere al di fuori della sfera penale, dimostra come i vertici di questa Amministrazione nulla di trasparente possono garantire ai cittadini di San Pietro e tantomeno possono mostrarsi così tranquilli come dicono di essere, essendo evidente che se fossero stati tranquilli non c’era la necessità di adoperarsi per eliminare dati dal computer (come risulta dalle intercettazioni telefoniche e dai pedinamenti);
– emerge dalla richiesta di rinvio a giudizio dell’ex assessore Lariccia che questa Amministrazione è nata senza “anticorpi” contro la cattiva gestione della cosa pubblica, laddove si sarebbe reso addirittura necessario acquistare voti per ricoprire quelle sedie che ostinatamente il Sindaco e la sua amministrazione non vogliono lasciare.
Questa è un’Amministrazione “malata” e non serve a giustificarla un richiamo ad un passato che non può rivivere, laddove sugli scranni dell’opposizione risultano seduti consiglieri comunali che, a differenza di Rizzo, Giannone e Lariccia, non risultano coinvolti in nessuna vicenda penale.
Peraltro non si rendono ancora conto né Rizzo né la sua maggioranza che continuare a fare insinuazioni (al limite della querela) sui passati amministratori, instillando il dubbio su loro possibili connivenze con soggetti vicini alla malavita (che però i giudici hanno ritenuto di non perseguire), per lui è solo un boomerang: non bisogna dimenticare infatti che l’indagine della Procura su Fiscalità Locale ha preso avvio da una denuncia che mirava a colpire l’Amministrazione Renna, ma i Giudici sono andati a ritroso e si sono resi conto che Rizzo poteva ritenersi macchiato di una gestione a dir poco (come dice la Corte dei Conti) “scellerata”, come o ancor più del suo Collega Sindaco, con il conseguente suo arresto e la più recente richiesta di rinvio a giudizio.
Consiglio pertanto a Rizzo e alla sua maggioranza di prestare attenzione all’antico brocardo latino omnia munda mundis, che tradotto letteralmente significa :“ all’anima pura tutte le cose appaiono pure”: è evidente che il Sindaco, continuando ancora oggi a cospargere del suo “veleno” tutti coloro che non si allineano alla sua idea di Amministrazione, puro di cuore non lo è stato e non lo è.
Consiglio poi ancora a Rizzo e alla sua maggioranza di (non continuare ad arrovellarsi il cervello guardando al passato, ma di) volgere lo sguardo al futuro di questo paese, per il quale, nonostante le sfacciate dichiarazioni di cui si sono resi autori
recentemente, non risulta sia stato fatto nulla di significativo o comunque nulla che non sia riconducibile all’ordinaria amministrazione.
A tal proposito consiglio loro di rileggere i verbali dell’ultimo Consiglio Comunale nei quali sono riportate le dichiarazioni dei due consiglieri fuoriusciti dalla maggioranza, di aperta denuncia delle inadempienze nonché dei metodi poco trasparenti e antidemocratici dell’Amministrazione.
Stessa denuncia è stata sporta recentemente dai Sindacati che hanno proclamato lo stato di agitazione proprio per contestare i metodi poco trasparenti e democratici del Sindaco nella gestione del personale.
E se questo “ripasso” non dovesse bastare invito Rizzo a farsi una passeggiata con me per il paese, forse solo così potrà aprire gli occhi e rendersi conto del degrado e dei reali problemi dei cittadini di San Pietro: mi dia appuntamento però entro il mese di marzo, non potendo sapere se in seguito all’udienza innanzi al GIP, ciò sia ancora possibile.

Il Consigliere Comunale di opposizione Avv. Alessandra Cursi

Condividi questo articolo:
Share on facebook
Share on twitter
Share on telegram
Share on whatsapp
no_fumo_torchiarolo

what you need to know

in your inbox every morning