SMALTIMENTO RIFIUTI IN PUGLIA – PAGLIARO: REGIONE IN RITARDO SU IMPIANTI DI COMPOSTAGGIO

Criticità smaltimento rifiuti organici, Pagliaro: “Regione in ritardo su impianti compostaggio, i cittadini pagano le conseguenze”

Nota del consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani.
”I ritardi di programmazione della Regione Puglia in materia d’impianti di compostaggio si ripercuote sui costi di smaltimento della frazione organica dei Comuni, soprattutto i più piccoli e di conseguenza sui cittadini costretti a pagare una Tari più salata. Per affrontare questo problema, che riguarda in particolare gli Aro 6, 9 e 11 della provincia di Lecce, ho richiesto l’audizione in commissione ambiente dell’assessora al ramo e del responsabile della Sezione ciclo rifiuti e bonifiche della Regione e dei direttori di Ager e Arpa Puglia.
È necessario fare un punto su una situazione al limite dell’ingestibile: basti pensare che l’attuale dotazione impiantistica regionale di trattamento della frazione organica dei rifiuti urbani, il cosiddetto umido, è di appena sette impianti, due dei quali sotto sequestro.
Le criticità nella raccolta e nello smaltimento dei rifiuti putrescibili rappresentano un grosso rischio igienico sanitario e ambientale, perciò è improcrastinabile mettere ordine in quest’ambito. A lanciare l’allarme è stata la stessa Agenzia regionale per la gestione del servizio rifiuti, che in una nota del 9 dicembre scorso segnalava gravissime criticità con riferimento alla gestione dell’umido prodotto da 46 comuni salentini, a causa della saturazione dell’impianto di compostaggio a cui veniva conferito. L’Ager stimava in 1.400 tonnellate a settimana il quantitativo di organico che non troverebbe collocazione né in impianti regionali, né fuori regione, né nelle stazioni di trasferenza (le aree di parcheggio e stoccaggio dell’umido, in attesa del conferimento extra regione). Molti Comuni, soprattutto i più piccoli, sono obbligati a servirsi di queste stazioni di trasferenza, e su di essi pesa un aggravio dei costi di smaltimento e trasporto, che si traduce in un incremento della Tari fino all’8%. Sarebbe auspicabile che la Regione prevedesse un ristoro per i maggiori oneri sostenuti negli anni 2020 e 2021, come già avvenuto per il 2019, sia pure in maniera tardiva ed incompleta.
È evidente che a questa materia, che tocca la salute e le tasche di ciascuno di noi, la Regione deve dare sistemazione con urgenza, e in audizione aspettiamo di ricevere risposte chiare soprattutto in merito alle criticità che abbiamo evidenziato negli Aro salentini”.
Condividi questo articolo:
Share on facebook
Share on twitter
Share on telegram
Share on whatsapp
no_fumo_torchiarolo

what you need to know

in your inbox every morning