All’esito del giudizio di appello è stata riformata la sentenza emessa in primo grado dal Tribunale di Brindisi che aveva ritenuto la responsabilità dell’imprenditore Teodoro Barretta, difeso dall’avv. Massimo Manfreda, di Carlo Scribani Rossi, difeso dall’avv. Luca Lauri e di Gianluca Alparone, difeso dall’avv. Ladislao Massari, per il reato di esterovestizione compiuto nell’ambito della gestione di due società marittime.
Il Tribunale di Brindisi aveva condannato in primo grado i tre imputati a due anni di reclusione; la Corte d’Appello, investita dagli atti di impugnazione proposti dal collegio difensivo, che ha avuto il supporto tecnico del dott. Massimo Mangiameli, ha mandato assolti gli imputati per insussistenza del fatto.
Tra i temi oggetto della discussione ha avuto sicuramente rilevanza la effettiva esistenza e operatività della società operante a Madeira.
Per la giurisprudenza che va sempre più affermandosi è infatti necessario e sufficiente che le aziende o le società che si stabiliscono all’estero non siano fittizie e tanto certamente non era nel caso esaminato.