SPI CGIL, FNP CISL, UILP UIL INCONTRANO IL DIRETTORE GENERALE DELL’ASL 

Asl Brindisi

 

 

SEGRETERIE TERRITORIALI BRINDISI SPI CGIL, FNP CISL, UILP UIL INCONTRANO IL DIRETTORE GENERALE DELL’ASL 

 

Si è tenuto giorno 12 maggio un incontro delle Segreterie dei pensionati, SPI CGIL, FNP CISL, UILP UIL, con il Direttore Generale dell’ASL di Brindisi Dott. Pasqualone. Sono state affrontate le varie criticità del sistema sanitario, che creano forti disagi alla popolazione e in particolare alle persone anziane, disagi aggravati dalla pandemia causata dal Covid-19.

Il confronto si è aperto proprio parlando della campagna vaccinale poiché ci sono persone ultraottantenni e ultrasettantenni che non sono state vaccinate. La situazione causa molta confusione rispetto al calendario delle prenotazioni rispetto alle altre fasce d’età. Il Direttore ha confermato che effettivamente ci sono ancora oltre 11.000 utenti da over 70enni che devono essere vaccinati. La difficoltà maggiore che l’ASL sta avendo è quella della fornitura necessaria delle dosi per vaccino, che spesso non arriva nei tempi programmati e causano quindi problemi ai centri vaccinali e di conseguenza ai cittadini. È un problema che entro la fine di maggio, dovrebbe essere risolto per dare copertura a tutti gli anziani, ai soggetti fragili e per la somministrazione della prima dose a buona parte dei cittadini over 50.

Altro argomento discusso è quello legato alle liste d’attesa. Molti anziani lamentano che le prenotazioni rinviate durante la prima fase del lockdown del 2020 e che dovevano essere riprogrammate comunicando le nuove date agli interessati, a tutt’oggi l’ASL non ha ricontattato gli utenti. Ciò è motivo di esasperazione per tanti cittadini, che sono costretti a prenotare le visite mediche privatamente, magari in intramoenia, quindi pagando pur recandosi comunque in una struttura pubblica! Chi, purtroppo, non può permetterselo economicamente, è costretto però a rinunciare a curarsi.

Da parte sindacale è stato evidenziato che la chiusura dei poliambulatori, lo svuotamento di figure professionali specialistiche nei consultori, la chiusura dei centri prelievo nei Comuni, le agende chiuse per determinate visite (per cardiologia, otorinolaringoiatria, pneumologia, oculistica, urologia…) ha aggravato di molto tali ritardi.

Non avere strutture di medicina territoriale molti sono costretti a recarsi al Pronto Soccorso dell’ospedale Perrino che è, ormai, purtroppo, al collasso. Si verifica, infatti, che molti pazienti dopo ore di attesa, vengano mandati via con la prescrizione di controlli specialistici da fare all’esterno!

Le richieste sono state quindi:

– di sapere come si stanno gestendo le agende di prenotazione

-come si vuole riorganizzare il servizio dei CUP che in alcuni centri è aperto troppo poco rispetto alle esigenze dei cittadini

– avere un’informativa aggiornata e puntuale del PIANO TERRITORIALE della rete socio-sanitaria integrata.

E’ ormai indispensabile, infatti, sapere qual è il modello di sistema socio-sanitario integrato che si sta programmando per Brindisi, poiché dopo la chiusura degli ospedali, prevista dal piano di riordino del 2016, a tutt’oggi non è chiaro come si voglia organizzare i PTA e i PPA e quali servizi socio-sanitari saranno concretamente ripristinati nei diversi comuni della provincia. Si è appreso dagli organi di stampa che sono state annunciate aperture di ospedali di comunità (a S. Pancrazio, Latiano, S. Vito, Brindisi…). Sorge il dubbio che possa essere solo una strumentale propaganda politica. È stato, infatti, evidenziato che gli ospedali di comunità rispondono solo ai bisogni dei pazienti cronici, quando sarebbero necessari, specie per le persone anziane, servizi di medicina territoriale e di prossimità, perché non sempre sono nelle condizioni di muoversi autonomamente. Il Sindacato chiede servizi che garantiscano, a qualsiasi età, test di screening per la “diagnosi precoce” e che tengano conto anche della medicina di genere.

I Segretari hanno poi sostenuto la centralità del servizio domiciliare socio-sanitario integrato. Le case possono essere luoghi di assistenza e di cura consentendo alle persone anziane di invecchiare a casa propria, un principio ripreso nel PNRR. Ci sono risorse specifiche già stanziate nella legge di Bilancio 2021 e risorse destinate alla sanità nel Piano Nazionale. Nella piattaforma regionale delle Categorie dei Pensionati, condivisa con i livelli regionali di CGIL, CISL e UIL, si chiede alla Regione Puglia, un Patto a sostegno della Domiciliarità e un Piano Regionale per la Non Autosufficienza che superi la logica della monetizzazione attraverso l’assegno di cura riorganizzando, invece, l’erogazione dei servizi essenziali. Ciò è possibile utilizzando al meglio la telemedicina, che a Brindisi è già una realtà che va, però, estesa, la domotica, l’innovazione digitale e anche nuove forme di socialità. Ma è indispensabile che tra i medici di base, gli specialisti, il personale medico e infermieristico impegnato nelle strutture ospedaliere e della medicina territoriale si costruisca la rete di un sistema sanitario che con tutti gli strumenti necessari sia di supporto agli assistenti familiari o al badantato.

Il Dott. Pasqualone ha ammesso la necessità di ripristinare i poliambulatori e di trovare una soluzione per i prelievi perché il sindacato è consapevole dei grossi disagi creati soprattutto alle persone anziane e non autosufficienti.

Il Direttore ha dichiarato che la maggiore difficoltà per l’ASL è la carenza di specialisti ambulatoriali, e i bandi pubblicati, per nuove assunzioni, sono andati deserti. L’unica novità è l’assunzione del Primario per il Pronto Soccorso del Perrino.

Riguardo agli ospedali di comunità si sta considerando di organizzarli a S. Pancrazio e forse a Latiano, ma non può essere la soluzione in termini di medicina di prossimità.

Infine, poiché nei casi più gravi ci sono persone che non possono stare nella propria casa e si ricoverano nelle strutture accreditate per anziani e non autosufficienti, i Segretari hanno manifestato la preoccupazione rispetto a quanto accaduto in tali strutture a causa della pandemia, (per ultimo il nuovo focolaio nel San Raffaele di Ceglie) hanno insistito, quindi, sulla necessità che la Regione Puglia riveda i criteri dell’accreditamento, com’è stato già chiesto, e invitano il Dott. Pasqualone a creare un Osservatorio Territoriale per il monitoraggio e il controllo in queste strutture, coinvolgendo le OO.SS., a tutela degli ospiti e del personale impegnato nelle Case di riposo,nelle RSA e RSSA.

L’incontro è stato utile per acquisire le prime informazioni sulle diverse criticità affrontate. Inoltre, poiché i temi trattati sono tutti rilevanti in termini di garanzia dell’esigibilità del diritto alla salute, i Segretari hanno apprezzato l’impegno del Dott.Pasqualone ad avviare con le Categorie dei Pensionati una serie d’incontri per approfondimenti tematici, a iniziare dal primo che si terrà tra circa venti giorni sulle liste d’attesa e sull’Assistenza Domiciliare.

 

Spi Cgil Brindisi Fnp Cisl Ta/Br Uilp Uil

M. Almiento P. De Giorgio T. Giunta C. Nicolazzo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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