Sporcizia ovunque, poca cura degli spazi pubblici, blatte e topi: tutti a lamentarsi!
Ma non ci nascondiamo dietro a un dito: una buona dose di colpe le abbiamo noi, privati cittadini.
Nella sola giornata di domenica io personalmente ho assistito a tre atti di inciviltà gravissimi: un ragazzo, poco più che maggiorenne, alla guida di un motorino, ha lanciato, davanti ai miei occhi increduli, una cartaccia per strada;
Una giovane coppia, appena fuori da un lido conosciutissimo in città, ancora nel parcheggio, ha buttato tra i cespugli una busta di spazzatura, con una nonchalance che, vi giuro, mi ha spaventato.
In serata infine, una signora anziana ha guidato il marito, intento a parcheggiare, affinché si incastrasse tra due auto, proprio davanti a uno scivolo per disabili, sulle strisce pedonali.
Quanti di voi, leggendo, si ritrovano con quanto ho scritto? Quante volte avete assistito ad atti di inciviltà simili a questi che vi ho appena raccontato?
E allora? Siamo tutti un po’ colpevoli! Perché se non siamo stati noi i protagonisti delle malefatte, tacendo, ci siamo resi complici di questi incivili!
Dunque basta con queste foto del porto sui social, con gli scatti degli angoli di mare cristallino con relativa didascalia: “Brindisi mia, sei bellissima e maltrattata!”; sono scontati e a tratti noiosi.
Se davvero ci teniamo alla nostra città, ripartiamo da noi, con le azioni però! E se proprio vogliamo usare le parole, facciamolo per sensibilizzare chi sporca o non rispetta gli spazi pubblici comuni!
Veronica D’Aprile