SUCCESSO PER LA QUINTA NOTTE DEI LICEI CLASSICI SVOLTASI AL “MARZOLLA”

L’Humanitas chiama, il pubblico risponde.  Dal liceo Marzolla, nel corso della quinta Notte dei licei classici svoltasi ieri, il messaggio   è partito forte e chiaro: a fronte del narcisismo esasperato dei nostri tempi, sconfinante nella cecità di fronte alla consistenza  dell’”altro” l’accento torni sulla comunità, sull’interesse di tutti, sui valori comuni , su temi quali attenzione, protezione ,  tutela, diritti, integrazione, condivisione. Quale luogo migliore di disseminazione positiva dunque se non la scuola, che ”-così scrive Nicolò, quinto anno, al suo Marzolla-  “fa dei suoi studenti uomini perché insegna loro a pensare, e con la propria testa? Questo insieme teorico si è concretizzato, nell’evento di ieri, in un percorso diversificato, intessuto di richiami e contaminazioni   intrecciati sapientemente come solo impegno, passione e talento possono permettere, in  una catena sinergica virtuosa di  ragazzi, docenti, personale, pubblico.  I frutti arrivano dritti, nel profondo dell’animo, non colpiscono sfacciatamente, non sono semplici effetti speciali, piuttosto coinvolgono e obbligano a riflettere. Il suggestivo avvio , con il tedoforo che passa tra due ali di Vestali accende la fiaccola e recita Pindaro, ( come indicato dalla Rete regionale dei Licei classici di cui il Marzolla è capofila di ambito territoriale) è superato dalla cerimonia  di intitolazione del nuovo Auditorium, presente il marito Dott. Antonio Miceli, alla prof.ssa Cinzia Zonno, docente di grande sensibilità e valore professionale prematuramente mancata. Al taglio del nastro , si svela agli ospiti  il “cuore” del Marzolla, la sua “agorà”, divenuto, nel sogno  finalmente realizzato della Dirigente Scolastica dell’IISS Marzolla Simone Durano, un luogo accogliente, efficiente ed elegante. Nella kermesse vera e propria, il talk show con Enti ed associazioni del territorio si fa interessante, una carrellata su ambiti cruciali, dall’Unicef all’Arpa, dal service del Rotary al Cag e le difficoltà dell’aggregazione , da Migrantes e la sfida dell’accoglienza-integrazione  a Naukleros  con i suoi clown terapeuti dai “nasi rossi” che illuminano le grigie giornate dei piccoli pazienti nel reparto pediatrico dell’ Ospedale Perrino di Brindisi , una serie di domande acute da parte dei rappresentanti degli studenti  Giulio Garofoli e Pietro Guadalupi, nelle vesti anche di co-presentatori insieme alla prof.ssa Daniela Franco “ direttore artistico” e referente dell’evento, dello spettacolo che per tre ore ha affascinato il pubblico.   Sul palco Seneca, Sofocle, Terenzio, Paul Eluard, Leopardi, De Andrè, Shakespeare, c’è l’ ACQUA, il nostro oro blu,nelle sue suggestioni musicali, letterarie ed artistiche,si compongono i quadri viventi, prendono corpo d’incanto la “Primavera “ di Botticelli e “Quarto Stato “ di Pelizza da Volpedo, i diritti del fanciullo e le risposte ai pregiudizi e alle discriminazioni,si suona  Milonga , raffinato jazz ,si canta pop e rock. Un ritmo incalzante e fluido insieme che ha creato una sorta di incanto finito solo all’ultimo verso del “Lamento dell’esclusa”( brano di chiusura della Notte Nazionale). Folla di visitatori, moltissimi gli spettatori, considerando anche l’affluenza alla mostra degli strumenti di fisica e alle sezioni tematiche video, le autorità presenti e tanti ex studenti che sono tornati a trovarci e ad esibirsi , sì, la Notte può archiviarsi ancora come  un grande successo.

Prof.ssa Daniela Franco

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